2 giugno 2007

QUATTRO MINUTI

Ieri sera sono andata al cinema.

Venerdì sera in una multisala (super multisala, il Vis Pathè a Campi Bisenzio). Probabilmente l'unica persona da sola (possibile?) e sono pure arrivata con un'ora di anticipo. Non apposta. Menomale che c'è la libreria.
(comprato il libro di Leroy)



Ho visto il film 4 minuti.

E' un film tedesco. Le attrici principali sono bravissime. La storia in un certo senso è "banale". C'è il carcere, la vecchia insegnante di pianoforte con il passato naturalmente collegato al nazismo, la ragazza pericolosa ma dotatissima.
Però c'è qualcosa di diverso. Non mi piace raccontare i film, però mi piace poter consigliare di vederli, quando sono belli.
Ecco, questo film è da vedere. Non è noioso e le immagini finali (soprattutto l'ultima, cazzo) sono arte.



Dico solo che la compositrice è una donna (frase sibillina se non si è visto il film)



Cose da rilevare circa il cinema:

  • Ma le persone che continuamente descrivono ad alta voce le scene dei film tipo " ora entra dalla porta, ora suona quello, hai visto è andata via..." Ma perchè, dico PERCHE' lo fate??? Siete pazzi? Avete un non vedente accanto? perchè perchè???


  • Ma quanto cavolo tengono alto il volume ? Uhm, forse per coprire la voce di chi descrive passo passo il film... Comunque, pare che dal cinema delle immagini si stia passando al cinema del suono. Un tacco, un cucchiaino che cade, l'acqua che esce dalla bottiglia per finire del bicchiere, tutto è amplificato. Il suono dà significato a ogni cosa nel film, ossia toglie significato a tutto. Nella sala quell'audio pazzesco che arriva da destra, da sinistra, da dietro ha riportato il cinema muto.



  • Non lo sapevo (ingenua) ma il cinema delle multisale è anche luogo di imbrocco. Ebbene, nonostante l'aria dimessa di colei che dovrebbe lavarsi i capelli ho fatto ben due conquiste, prima e dopo il film. E come dico sempre io (?) conta la quantità, non la qualità







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