4 agosto 2007

A BEN CONTARE IN CLASSE CI SONO PIU' FEMMINE CHE MASCHI

Appena insediato al Governo, Zapatero dichiarò che sono due i problemi principali per la Spagna:
il terrorismo e le problematiche sociali ed economiche relative alle donne.
Anche qui in Italia, lo sappiamo piuttosto bene, le donne non se la passano favolosamente.
Siamo il gruppo sociale più a rischio di povertà, pur ottenendo i migliori risultati a livello universitario e nell’ambito dei concorsi statali (sono gli unici dati effettivi a cui possiamo riferirci) veniamo assunte decisamente in minor numero rispetto agli uomini, a parità di posizione lavorativa guadagniamo il 25% in meno (DICO : IL 25%!!!!!), facciamo carriera molto più lentamente ed è quasi impossibile raggiungere posizioni particolarmente elevate. Le poche che arrivano, spesso sacrificando molte cose al lavoro (un uomo può arrivare a fare il capo del governo e avere 5 figli), sono davvero troppo poche per cambiare le cose. Per imporre anche un modo di lavorare diverso, magari un modo che non preveda una dedizione assoluta e assurda, tanto comoda per coloro che , vuoti, non hanno altro che il lavoro. Trovo ingiusto e sbagliato che la donna debba mascolinizzarsi, fingere che non ci sia altro di importante e di bello nella vita oltre la propria professione.
Siamo discriminate, sottopagate e sfruttate , ma a ben pensarci, siamo un’altra cosa. Siamo tante, anzi, siamo di più, siamo più del 50% della popolazione, e, se non c’avete fatto caso, non abbiamo nessuna rappresentanza in politica. Il tesoretto se lo contendono scuola e pensionati. Nessuno al governo o all’opposizione prende seriamente le parti delle donne, forse perché pensano , magari a ragione, che ancora alle donne sono il marito o il babbo a dire chi votare, e loro, buone buone, come sono sempre state e sempre saranno, faranno quello che viene chiesto loro.
Come siamo brave in questo.

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