30 giugno 2007

L'OMBELICO E' NUDO

Già da un po' accettiamo senza problemi le immagini di attrici e modelle ritoccate fino all'inverosimile.

Da tempo sono OUT :

  • la naturale cellulite della donna (ma sì... fingiamo che gli estrogeni non esistano)
  • le smagliature (ma sì... facciamo finta che non siamo cresciute, ignoriamo le naturali fratture della pelle che accompagnano la crescita)
  • i pori della pelle (che schifo! la pelle deve essere di plastica perfetta)
  • le normali proporzioni della donna (in ordine : pialla la pancia, tira su il sedere, restringi la vita, smagrisci le cosce, allunga il collo, svuota le guance, sfila la schiena ecc ecc)
  • i colori dei capelli, della pelle, degli occhi (per essere splendida splendente)

CI SEI!

hai la superfemmina, quella che sarà in grado di deprimere adolescenti in tutto il mondo, che guardandosi allo specchio si sentiranno piccine così, compreranno di più e disturberanno di meno.

Noi donne l'abbiamo accettato. Da Vanity Fair a Donna Moderna ce le guardiamo e diciamo "che belle. Ora mi metto a dieta."

Ma gli uomini?

Scandalo degli scandali è saltato fuori che vengono ritoccate anche le fotografie su Playboy.

La verità è venuta a galla nel modo più tenero. Per piallare una pancia hanno tolto l'ombelico e si sono dimenticati di reiserirlo. Dico tenero perchè mi pare una cosa dolce che i lettori non pensassero di guardare foto ritoccate, e tenero perchè gli editors di playboy si sono fatti scoprire proprio con le dita nella marmellata. Così da uomini questa storia.


Ma la cosa interessante è che i lettori si sono incazzati. Vorrebbero, di grazia, donne vere. La sega sulla donna ritoccata non viene bene. Fredda i bollori.

Ma tutto sommato mi trovo a dire, ormai

questa storia è rincuorante!


29 giugno 2007

LA CIVETTA DEL WEB

Avete presente "Libero news"?
Libero, se avete una sua casella di posta, manda queste emails per convincervi ad abbonarvi al giornale online. Come già fanno molte altre civette sul web, il tenore delle notizie per invogliarci, interessarci, affascinarci sono queste :

"Stuprata a 6 anni davanti alla madre"
"Rom violenta un ragazzo 13enne"
"Madre sgozza marito e figlio"
"Troppo bella, le amiche la picchiano"
"Segregata in uno stanzino per un anno"
"Lei lo lascia, lui la investe con l'auto"

La pedofilia , la violenza sessuale fa schifo a tutti. Come no.
Ma se c'è da accattivare un cliente, indovina indovinello quali notizie metti in mostra, guarda un po' cosa vai a scovare per farci venire voglia di pagarti.
Svelante, non è vero?

27 giugno 2007

L'INDIPENDENZA DELLA VAGINA

Ho letto una sera fa questo libriccino, che è l'opera prima di una ragazza di nome Luciana Del Re.
Ha 35 anni e abita a Roma. 60 pagine suddivise in piccoli capitoli dal titolo tipo "Non sceglierò mai da che parte stare", "Regalo di nozze", "La donna più bella di tutte le donne dello Hyatt Hotel", "Sono una che non parla", e così via. Protagoniste e voci narranti solo donne. Diverse fra loro, certo, ma accumunate da una sessualità particolare. I racconti sono più realistici di quanto non possano sembrare.
Da leggere, a mio parere.

I libri di giovani spregiudicate , confuse tipo Melissa P. e socie, abbondano.
Piovono sulle nostre teste a inquietarci e un poco, ma proprio poco, a eccitarci.
Da Anais Nin ne è passata di acqua sotto i ponti.
Negli anni '40 un collezionista offrì a Miller 100 dollari per avere da lui dei racconti erotici, lui passò la consegna ad Anais, e ne venne fuori "Il Delta di Venere".
Le sue storie erotiche sono immaginifiche, ognuna sembra un sogno. Sono così tremendamente femminili e belle. Eccitanti e leggere. Non ho più letto niente di simile.
A parte forse, per quanto diverso, "Le età di Lulù" di Almudena Grandès , che mi è piaciuto proprio per il personaggio di Lulù, per la sua sessualità e sensualità assoluta, ma non soffocante.
La letteratura erotica femminile italiana di questi anni invece veste a pennello questo aggettivo:
soffocante
"Ragazze che dovresti conoscere" (racconti di autrici varie), la stessa "Melissa P.", "L'uomo che mi lava" di Valentina Maran, "Destroy" di Isabella Santacroce, parlano tutti di ragazze che fanno sesso in totale mancanza di ossigeno.
Sesso tutto di testa, tutto cerebrale.
Dal modo in cui descrivono l'eros e anche dalla scelta dello stile e del linguaggio, traspare l'alienazione della donna separata dal suo corpo, la difficoltà di godere delle sensazioni erotiche. Non è il sesso che le porta da un letto all'altro, sembra piuttosto l'eccitazione dell'idea del sesso.
Il sesso come comunicazione, certo. Ma pare la comunicazione del dolore.

L'inquietudine al posto della vitalità.
Il ragionamento al posto del desiderio.
Credo che queste scrittrici possano aiutarci a leggere il nostro stesso modo di fare sesso.
Che svelino fastidiosamente i nostri pensieri, la nostra fame di immagini, il piacere dell'autocontrollo, l'incapacità a unirisi alla persona con la quale facciamo sesso,
la "grande masturbazione" al posto della passione.
Inizio ad essere stanca di quest'alienzione dal nostro corpo, che fa puzzare l'aria di stupro, cercato e accettato con il sorriso e la potenza di chi può sopportare tutto.

Sono stanca di un sesso per niente vizioso,
ma feroce e accomodante insieme.

Insomma, vorrei, per cambiare, un po' di sesso felice,

vorrei saperlo fare.

26 giugno 2007

PECORE ASSASSINE

Assolutamente da vedere questo filmato.
E' un vero trailer.
Quali sono gli animali più terrorizzanti?
Lo squalo?
I pirana?
Gli orsi?
I lupi?
I draghi?
I ragni?
I serpenti?

No...

Evidentemente sono LE PECORE !!!

Sì, proprio quelle nuvolette di pelo.
Un film che farà ridere malgrado se stesso.

http://www.bastardidentro.it/node/view/23073

O MIO DIO,
fa' che questo film arrivi in Italia!!!!!

19 giugno 2007

NUOVA MODA ROMANA

A un certo punto, mentre ero a Roma per il Gay Pride, ho sentito un mio amico, e abbiamo deciso di vederci. Mi sono staccata per un po' dal mio collettivo casuale e ho aspettavo il vecchio amico, seduta a un metro dalla strada su un pratino vicino Piramide.
Sarò rimasta sola al massimo 20-30 minuti.
Ecco, in questo breve lasso di tempo sono stata "importunata" da 4 uomini.
Quattro tipi diversi ma con un COMUNE DENOMINATORE, una comune richiesta :


"Posso farti una foto?"

Per capire la mia sorpresa, devo specificare che non ero vestita- pettinata- truccata in nessun modo particolare, che non sono la classica sventolona o una donna deforme e che non ho neppure un'aria particolarmente "accondiscendente".

Da quando esistono i telefonini che possono fare le foto, questa richiesta ormai viene fatta spesso, più ancora ogni tanto ti accorgi che qualcuno, facendo finta di niente, ti fotografa "qualcosa". Se ti girano t'incazzi, sennò lasci perdere.

Ma che fosse diventato il NUOVO APPROCCIO, questo proprio non lo sapevo, e mi lascia anche un po' intonitita.
Gli uomini stanno intercettando un desiderio narcisistico delle donne?
E' aumentato semplicemente il gusto vojeuristico maschile?
Mah!

Le 4 scene:

PRIMO MOSCONE (adoro questi vecchi termini)
Un ragazzo alto magro e carino, di circa 30 anni, con la camicia chiara chiara, sta per salire sullo scooter, mi sorride e mi chiede se può farmi una foto. Seduta per terra, sorrido e accenno di sì con la testa. Foto fatta se ne va (questo per assurdo il tipo più strano).

SECONDO MOSCONE
Un ragazzo di 26 anni, capelli rasati e fisico da palestra, si avvicina facendomi subito la stessa domanda. Dico di no (le donne sono volubili) e lui si mette a chiacchierare. Sono un po' fredda e gli dico che non voglio compagnia. Se ne va. Sono cattiva perchè era gentile e carino.

TERZO BESTIACCIO
Classico 50enne assatanato, si era messo a fissare prima del primo, si avvicina a schifoso e mi chiede la stessa cosa. Faccio finta di non vederlo-sentirlo, lui non si schioda e arriva un altro ragazzo (QUARTO MOSCONE) a togliermi dall'impiccio.
Lo schifo d'uomo se ne va e questo inizia a chiacchierare. Mi chiede pure lui se può farmi una foto. Arriccio il naso e sorridendo faccio no con la testa.
Ho un adesivo gay-pride appiccicato su una tetta.
Lui mi fa "posso fotografarti almeno l'adesivo?"
Io "certo!"
Fa per avvicinarsi, il genietto, e allora stacco l'adesivo dalla tetta e glielo porgo
"Fotografa pure!"
Ha preferito di no...


17 giugno 2007

ROMA PRIDE

C'è stato ieri e sono andata, con un piccolo collettivo casuale .
Una coppia di amici gay, una nuova ragazza che non conoscevo, il fidanzato della mia amica e io.
Partiamo con il pullman e arriviamo a Roma (Roma Roma quanto mi piaci)
La manifestazione è state meravigliosa, e in un attimo non avevo più foto da fare.
Così ho potuto guardare ancora meglio, e stare lì, nella patria del
SEI come SEI
Sono piuttosto stanca , e così lascio parlare le foto, che metto qui sotto .



Se invece interessano i video (sono pochi perchè oibò, non ho abbastanza spazio...comunque ci sono: l'Inzio Corteo, il Carro Arcilesbica, il Carro dei Bears e il Carro dei Trans), li ho messi qui:









E già che ci sono posto qui anche il risultato del sondaggio


"Andrai al Roma Pride?"



  1. Roma Pride? o cos'è? 0%

  2. No. Niente in contrario, ma non sono Gay. It's not my Business . 20%

  3. Assolutamente sì: io e te Tre Metri Sopra il Clero . 16%

  4. Un'altra manifestazione? Vado. Dopotutto in piazza San Giovanni il 12 maggio mi sono divertito/a. 0%

  5. No. Se vado tutti i matrimoni celebrati fino ad oggi si scioglieranno. 0%

  6. Bisogna andare! Soprattutto dopo Piazza Tverskaya. Dobbiamo sostenere i principi di parità dignità e laicità. Ah, se vado io? No, ma andrei eh... 28%

  7. No. "Potrei spararmi un colpo in testa se mi sveglio una mattina a fianco a un Gay" 4%

  8. Sì, ma vado solo per scherzare i pederasti. 8%

  9. Sì, ma vado solo per guardare le lesbiche. 16%

  10. Sì, ma vado solo per ritrovare il mio primo amore : Don Gervasino. 8%













IL CARRO DELL'ARCILESBICA








IL CARRO DEI BEARS



TRANS







VARIETA'










IL CARRO DEGLI ATEI




PIEDI AL PRIDE




I MIEI PIEDI AL PRIDE




14 giugno 2007

Caro Dio...

Caro Dio, scrivo direttamente a te, sperando di saltare qualche vecchio, davvero vecchio, burocrate.
Ti scrivo per porti una domanda.
Delle mille che potrei farti ne scelgo una sola.

Perché una donna dovrebbe credere in te?

Non siamo la tua prima scelta, questo è certo.
Non siamo noi ad essere state fatte proprio ad immagine e somiglianza tua. Le tette probabilmente non ce le hai.

E abbiamo fatto un bel casino dal momento che , assai prima di Freud, c’ha intrigato un serpentone, e ci siamo cadute.
Molto prima di Newton , una mela per noi ha significato molto.

Siamo state punite per aver voluto cercare qualcosa oltre l’eden, per aver chiesto al nostro uomo di accompagnarci in questo viaggio. Per questo abbiamo passato secoli rinchiuse fra 4 mura, senza più il permesso di pensare?
Abbiamo capito, non t’è andata proprio giù.

Siamo state punite insieme a lui.
Posso osare dire, però, che partorire i figli soffrendo e sudare un po’ a lavoro non mi pare un castigo equo?

Senza un perché c’hai regalato pochi muscoli e molta carne. Forse avevi sopravvalutato il tuo pupillo. La carne gli piace e per migliaia di anni ha fatto di noi quel che ha voluto.

Le cose, caro Dio, non ci sono andate molto bene.

Poi hai avuto l’occasione di mandare qualcuno a dare una sistemata. Ad espiare tutti i nostri peccati, a indicarci la strada.
Chissà , poteva essere una buona idea mandare una figlia.
Un Masculo ci mandasti!
E quando lui ha avuto l’occasione di scegliere qualcuno a cui affidare la futura chiesa, altro masculo ha scelto.
Certo ha avuto una madre, per poterlo piangere. Fra l’altro l’unica nella bibbia a non trombare mai, neanche una volta! Ma credi di averci fatto un bel servizio con questa storia dell’immacolata concezione?!!! Spero tu sia pentito a vedere cosa ne è venuto fuori.

Caro Dio, a ben guardare la tua chiesa ha poco a che fare con me. Mi incolpa di molte cose e non mi comprende affatto. Ho un ruolo imbarazzante nella tua chiesa.

E in niente le assomiglio. Chissà se, lo stesso, un po’ a te assomiglio.
Chissà che viso aveva mia madre.
Ah. Dici che sei tu, padre e madre insieme?

Certo che questo ti assicura che io sia tua figlia,
del resto, poco altro me lo fa pensare.

12 giugno 2007

IL RIFERIMENTO D'AMORE



Ok, ce l'ho messa.


Ieri ho inserito una frase di Carrie Bradshaw. Però avevo avvertito che sono una assidua frequentatrice di serie TV.
E non si può negare che Sex and the City abbia influenzato almeno un po' la società.



Però poi c'ho ripensato, poichè in realtà è

uno e uno solo

il riferimento di tutte le donne della mia età, per quanto riguarda l'amore.






Un solo riferimento inamovibile nel cuore e nella mente di tutte noi.





Una donna.





Bellissima.






Ha segnato noi donne per sempre, insegnandoci che un uomo più è un debito per la vita, meglio è.





E' stata una donna importante anche per molti uomini, segnando per sempre il passaggio dalla fanciullezza alla pubertà, quando Arthur si stese su di lei, completamente nuda, per riscaldarla col suo stesso corpo.






Sì.









Avete capito :






Georgie


11 giugno 2007



E pensai una cosa

Ok, non ero riuscita a domare Big.

Ma il vero problema era che lui non era riuscito a domare me.

Forse certe donne non sono fatte per essere domate

Forse hanno bisogno di restare libere

finchè non trovano qualcuno abbastanza selvaggio

con cui correre.

Carrie

9 giugno 2007

LA RELAZIONE AL TEMPO DEGLI SMS

Ho qualcosa di anziano forse. La mia anzianità si materializza sul mio viso in certe occasioni.
Ad esempio ascoltando mia sorella.

"E' stata una cosa incredibile, si è comportato malissimo, prima mi ha detto così...
poi io allora ho ridetto questo...
e sai cosa mi ha risposto?!
Questo...!"

E così via.
Cose anche molto pesanti.

Così che non posso far altro che chiedere, ad esempio :
" ma che tono di voce aveva?"

"ah, ma ero a lavoro, ci siamo parlati solo per sms"

Non vorrei essere eccessivamente critica circa i cambiamenti ecc
Però.

Ho accettato già l'amore al tempo degli sms.
Una volta c'erano le lettere. Ci piacevano no?
Allora devono piacerci anche gli sms romantici.
Certo, si conservano peggio.
E' anche più difficile resistere alla tentazione di leggerli all'amica.
Una lettera invece DEVE essere privata, è nella sua natura.
Però va bene.

Ancora con riluttanza accetto gli sms all'inizio della relazione amorosa, si parte con il piede sbagliato , troppo tempo per pensare, troppi calcoli, troppa noia.
Però, insisto, tollero gli sms d'amore.

Per litigare però...
NO NO NO
Rifiuto che il dialogo nella relazione, sia agli inizi sia alla fine, sia affidato agli short message.

Mi pare già difficile capirsi avendo in aiuto occhi e udito, che guadagno c'è a parlare attraverso questi messaggini?

C'ho un po' pensato. Forse una forma di vigliaccheria.
Ma è improbabile, perchè le persone che io conosco e che mettono in pratica quest'abitudine non sono affatto vigliacche. E non mi sento di addurre come motivazione neppure la praticità, che non mi pare ci sia.
Ho preso in considerazione varie ipotesi, e quella che mi pare più papabile è questa :

Gli sms permettono di prolungare l'illusione. Permettono di rinforzare la chiusura, la nostra ottusità.
Gli sms, insomma , non sevono per leggere, servono solo per dire la tua, e illuderti che faccia breccia nella riflessione altrui.
Puoi trovare il modo di fare frasi a effetto e scaricare la tua tensione verso l'altro senza pericolo. Già non ti interessa più cosa l'altro ha da dirti, vuoi solo vedere le risposte che dà alle tue frasi taglienti, nella speranza di avere indietro una vittoria.

Gli sms usati così quindi sono uno sfogo, niente di più.

Peccato che vengano considerati comunicazione, no?



8 giugno 2007

DUE PARTITE (C. Comencini)

Qualche notte fa su non mi ricordo che canale hanno dato in TV uno spettacolo teatrale scritto da Cristina Comencini (quella di "la bestia nel cuore", "il vestito da sposa", "matrimoni"...) e interpretato da Margherita Buy (eccezionale) Isabella Ferrari, Marina Massironi e Valeria Melillo.
Tanto per cambiare, questo spettacolo a Firenze non c'è mai arrivato. Peccato.
La trama più o meno è questa : Anni '60. 4 amiche tutte con figli, eccetto una (Ferrari) incinta del primo figlio, si ritrovano una volta a settimana a giocare a carte. 4 tipologie di donna, ma soprattutto lo spunto per affrontare temi fondamentali per la donna e per la società. La maternità, il parto, la dedizione della donna a figli e mariti, il lavoro femminile, la relazione con l'uomo, la solitudine, il rapporto con la madre.
La seconda parte dello spettacolo vede le 4 figlie che si ritrovano per una triste occasione, anche loro, diverse o simili alle madri, affrontano le stesse problematiche a 40 anni di distanza.

A momenti è un po' peso. Forse solo perchè il teato in TV è sempre strano. E' una recitazione diversa e non siamo abituati a vederla in piccolo.

Spesso fa ridere e a volte commuove. Ma soprattutto fa riflettere.
Sono poche le autrici donna, sia per il teatro sia per il cinema.

La Comencini è una donna. Fra l'altro una donna che non finge di essere uomo. Menomale che c'è!
Si può permettere di parlare della maternità come non se ne sente mai dire.
Di parlare del parto. E non nel modo medicalizzato, astratto, "speciale" in cui se ne parla sempre. Ti parla del dolore di staccarsi dai propri figli per fare una breve vacanza, e che questo dolore dura un giorno. Poi non vorresti mai tornare indietro.
Ti parla dell'accudimento della donna verso tutti e dell'enorme solitudine e senso di vuoto che ne deriva.
Ti parla di cos'è il sesso per la donna.
Insomma, parla di molte cose. Le parole fondamentali sono affidate alla bravissima Massironi. Sopattutto nell'ultima parte, con una battuta essenziale.
Viene letto infine anche un pezzo di Rilke.
wow.

Insomma, sempre difficile evitare di dire molto e insieme provare a consigliare qualcosa.
Da vedere (o leggere) ASSOLUTAMENTE.


oggi (13 giugno) ho scoperto che alla Pergola (Firenze) è in programma per la prossima stagione proprio "due partite".
mi raccomindo, mi raccomindo...





7 giugno 2007

PAROLE CHIAVE

Esiste un programma che si chiama google analytics che permette di analizzare l'afflusso di visitatori al proprio sito. Una cosa per me elaboratissima e che non mi serve affatto. Però c'è una cosa piuttosto divertente. Si può risalire alle parole chiave attraverso le quali i visitatori sono giunti al sito con i motori di ricerca. Per la maggior parte è chiaro il percorso, ma per altre è buffo vedere come è stata cercata una cosa e trovata tutta un'altra. Per altre ancora è incomprensibile il collegamento. E siccome viene riportata esattamente la frase digitata, per alcune è semplicemente incredibile cosa è stato scritto. Ne metto alcune qui...

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3 giugno 2007

LA POSTA DEL CUORE

ve lo ricordate COMIX? E' uno dei tanti giornali (prima settimanale e poi mensile) che ha chiuso non appena ho iniziato ad affezionarmici. C'era nelle ultime pagine un personaggio meraviglioso. DONNA MALIZIA . La stupenda scriveva piccoli articoli e rispondeva alla posta del cuore. Particolarità: la posta non era indirizzata a lei ma a giornali persoledonne, o, in questo caso, al Venerdì di Repubblica. Riportava la lettera della donna disperata, la risposta della psicologa/sociologa/giornalista e poi infine la SUA risposta.
Fra parentesti, io ADORO gli spazi dedicati alla posta nei giornali. Leggo qualunque tipo di posta, anche quella di Salute sulle cataratte e la colecistite. La pagina della posta è sempre sempre la prima che leggo. Vergogna, tremenda vergogna.

LETTERA A NATALIA ASPESI:
SONO UNA RAGAZZA DI 19 ANNI,CARINA,SENSIBILE,INTELLIGENTE,IRREQUIETA,DETERMINATA A VOLER CAMBIARE IL MONDO. TUTTO MI SUSCITA INTERESSE E EMOZIONE, NON HO PAURA DI ESPRIMERE LE MIE OPINIONI ANCHE SE SCOMODE.
LA PERSONA CHE VEDO ACCANTO A ME DOVREBBE ESSERE FORTE COM IL CHE,SAGGIA COME PERTINI,PASSIONALE COME PANAGULIS:ALLORA PERCHE’ SONO INNAMORATA DI UN RAGAZZO CHE è IL CONTRARIO DI CIO’ CHE VOGLIO? APOPLITICO, DISINTERESSATO ALLA CULTURA, DOTATO DI GRANDE INTELLIGENZA FINE A SE STESSA:è MOLTO AFFASCINANTE, è BELLISSIMO, MA NON VOGLIO CREDERE CHE LA MIA SIA SOLO ATTRAZIONE FISICA. NIETZSCHE DICE CHE OGNUNO SI TROVA NELLE SITUAZIONI IN CUI VUOLE TROVARSI, E INFATTI IO NON FACCIO NIENTE PER TOGLIERMELO DALLA TESTA,PUR RICONOSCENDOGLI QUEI LIMITI CHE DA UN ALTRO NON ACCETTEREI. (C. –FIRENZE-)

RISPONDE NATALIA ASPESI:
IN QUATTRO ANNI I NERVI AVREBBERO Già DOVUTO ESSERLE SALTATI ACCANTO A UN RAGAZZO CHE LEI GIUDICA CON TANTA SEVERITA’.SE NON è SUCCESSO CI SARà UNA RAGIONE. LEI è MOLTO GIOVANE:è BELLO CHE SIA PIENA DI IDEALI,E VOGLIA DI FARE, LOTTARE,OCCUPARSI DI POLITICA E DI CULTURA. MI PARE DI CAPIRE CHE MALGARDO L’INNAMORAMENTO X UNA PERSONA CHE NON CONDIVIDE QUESTI SUOI SLANCI,LEI NON SI SIA SPENTA,ABBIA CONTINUATO A INTERESSARSI A TUTTO. QUESTO RAGAZZO INSOMMA NON LE HA IMPEDITO DI ESSERE SE STESSA:DI LUI DICE CHE OLTRE CHE BELLISSIMO è ANCHE AFFASCINANTE . SE LO è MALGRADO LA BANALITà E IL DISIMPEGNO,LA CIRCONDA D’AMORE E DI RISPETTO.

RISPONDE DONNA MALIZIA
CARA C DI FIRENZE, SEI UNA RAGAZZA CARINA (FORSE),SENSIBILE E IRREQUIETA (COME TUTTE LE ISTERICHE), DETERMINATA A VOLER CAMBIARE IL MONDO (COME TUTTE LE INSTABILI EMOTIVE),E NON HAI PAURA AD ESPRIMERE LE TUE OPINIONI ANCHE SE SCOMODE (COME TUTTE LE AGGRESSIVE ROMPICOGLIONI). CITI UN SACCO DI GENTE ( COME TUTTE LE PRIME DELLA CLASSE) E TI LAMENTI DI AVER TROVATO UN SANTO MARTIRE,BELLO E BUONO, CHE NON TI HA ANCORA STRANGOLATA (COME TUTTE LE INGRATE).IN TUTTO QUESTO,NATURALMENTE,LA NATALIA STA DALLA TUA PARTE POMPANDOTI QUELL’ IO STRONZO CHE DI SICURO NON AVREBBE BISOGNO DI INCORAGGIAMENTI. NON ILLUDERTI,E SOPRATTUTTO NON DARLE RETTA:LEI TI DA’ RAGIONE perché SUL SUO MANUALE DELLA PERFETTA VETERO FEMMINISTA C’è SCRITTO CHE BISOGNA DARE SEMPRE RAIONE ALLE DONNE,ANCHE ALLE STRONZETTE. DATTI UNA CALMATA,INVECE,E SUBITO,CHE L’ETA’ GIA’ CE L’HAI. SENZA CONTARE CHE SE CONTINUI COSI’ TI TOCCHERA’ LEGGERTI TUTTO PROUST (è LA LETTURA DELLE LASCIATE COL MALE DI VIVERE) E POI ATTACCARE CON I TENTATI SUICIDI.

2 giugno 2007

QUATTRO MINUTI

Ieri sera sono andata al cinema.

Venerdì sera in una multisala (super multisala, il Vis Pathè a Campi Bisenzio). Probabilmente l'unica persona da sola (possibile?) e sono pure arrivata con un'ora di anticipo. Non apposta. Menomale che c'è la libreria.
(comprato il libro di Leroy)



Ho visto il film 4 minuti.

E' un film tedesco. Le attrici principali sono bravissime. La storia in un certo senso è "banale". C'è il carcere, la vecchia insegnante di pianoforte con il passato naturalmente collegato al nazismo, la ragazza pericolosa ma dotatissima.
Però c'è qualcosa di diverso. Non mi piace raccontare i film, però mi piace poter consigliare di vederli, quando sono belli.
Ecco, questo film è da vedere. Non è noioso e le immagini finali (soprattutto l'ultima, cazzo) sono arte.



Dico solo che la compositrice è una donna (frase sibillina se non si è visto il film)



Cose da rilevare circa il cinema:

  • Ma le persone che continuamente descrivono ad alta voce le scene dei film tipo " ora entra dalla porta, ora suona quello, hai visto è andata via..." Ma perchè, dico PERCHE' lo fate??? Siete pazzi? Avete un non vedente accanto? perchè perchè???


  • Ma quanto cavolo tengono alto il volume ? Uhm, forse per coprire la voce di chi descrive passo passo il film... Comunque, pare che dal cinema delle immagini si stia passando al cinema del suono. Un tacco, un cucchiaino che cade, l'acqua che esce dalla bottiglia per finire del bicchiere, tutto è amplificato. Il suono dà significato a ogni cosa nel film, ossia toglie significato a tutto. Nella sala quell'audio pazzesco che arriva da destra, da sinistra, da dietro ha riportato il cinema muto.



  • Non lo sapevo (ingenua) ma il cinema delle multisale è anche luogo di imbrocco. Ebbene, nonostante l'aria dimessa di colei che dovrebbe lavarsi i capelli ho fatto ben due conquiste, prima e dopo il film. E come dico sempre io (?) conta la quantità, non la qualità







1 giugno 2007

Buon Compleanno

Marilyn







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