20 dicembre 2007

SEI CARINA SPIGLIATA E BIONDA?

Stamattina su Italia 1 c'è L'AEREO PIU' PAZZO DEL MONDO , e come ogni volta che lo danno in TV, per qualche minuto mi metto a guardarlo.
A questo giro ho avuto la fortuna (?) di imbattermi in una scritta che correva in basso, che pubblicizzava un nuovo show di Italia 1.

Sei carina, spigliata e bionda?
Partecipa al casting per il nuovo spettacolo di italia1 : www. ecc ecc .

Sei un uomo preparato a cui piacciono i quiz?
Cerchiamo un uomo che sconfigga ai quiz 50 bionde.


Buon 2008 a tutti.

7 novembre 2007

CARO CARNEFICE, TI INVIDIO

Caro carnefice, ti invidio perchè puoi andare in carcere.
Ti invidio perchè puoi soffrire una notte intera, e alla mattina dire a te stesso che sei pentito.
Ti invidio perchè puoi non capire affatto di aver fatto del male.
Ti invidio perchè puoi chiedere scusa, scusami ti prego.
Ti invidio perchè puoi cancellare dalla tua memoria quello che abbiamo fatto insieme.
Ti invidio perchè molte tue azioni sono in realtà ammirate, sono prove di forza.
Ti invidio perchè puoi riscattare la tua colpa.
Perchè sappiamo tutti che puoi andare oltre, che puoi liberartene.
Caro carnefice, io , come vittima, sono presa in giro da tutte queste rispettabili persone.
Se ho fatto sesso con te e non volevo, mi spiegano che sono una vittima.
Se papà mi accarezzava più di quanto poi ho capito non dovesse, mi spiegano che sono una vittima.
Se a lavoro il mio capo mi appoggia le mani sui fianchi e io non sono riuscita a dirgli di no, mi spiegano che sono una vittima.
Se credo a te che prometti e poi non fai come avevi detto, mi spiegano che mi hai abbindolata, e sono sempre la solita vittima.
Abolirei questa parola dal vocabolario, perchè non mi aiuta.
Perchè quando sei definita vittima, amico mio, lo sei per sempre.
Non puoi espiare la tua colpa.
A me non tocca alcuna redenzione.
E dell'esperienza vissuta non ci sono emozioni, ricordi, piaceri, soluzioni, niente che possa rendere umano quello che è capitato fra noi due, non mi rimane altro che una definizione che altri hanno scelto per me prima che io potessi pensarla : vittima.

Caro carnefice, mi vogliono inchiodata a questa pietà pruriginosa, ma io mi sto incazzando.
Le nostre vite si sono incrociate, e forse tu hai preso troppe scelte e io troppo poche, o forse proprio il contrario. Eppure era vita anche quella lì, fra noi due.
Vorrei poter decidere davvero cosa mi rende vittima, senza doverlo dedurre da film per la TV, dal consiglio supremo della mediocrità e dal suo insindacabile giudizio, perchè se riuscissi a capire quand'è che davvero ricevo violenza e offesa saprei combatterla e liberarmene.

O magari saprei anche solo ricordarla, per come è stata davvero, e allora non sceglierebbe più lei al posto mio.

26 ottobre 2007

INCUBO : SINDROME PREMESTRUALE

Cos'è la sindrome premestruale?
Ogni donna potrebbe spiegarla in modo diverso , per me è :
Io, di sabato sera a casa da sola, naturalmente perchè NON SONO VOLUTA USCIRE, che guardo senza motivo apparente "C'è posta per te" e piango. Non parlo di occhi inumiditi da una nauseante commozione, parlo di singhiozzi disperati, bocca storta e gemiti tutto sommato piuttosto forti.
Normalmente non ho le lacrime in tasca, ma in quei giorni la pubblicità dell'enel basta a sciogliermi, una canzone qualunque, il gatto che miagola, tutto sembra essere sufficiente a farmi piangere.
Certo non puoi darlo a vedere, e fai i salti mortali per nascondere un'imbarazzante vulnerabilità. Così che ti viene pure da ridere, perchè alla fine fine sei sempre te, e ti vedi dal di fuori. Così ti viene da piangere e da ridere insieme e riesci lo stesso a fare la faccia seria. Che arte.
La sindrome premestruale, che poi in realtà dura oltre il "pre", peggiora con l'avanzare dell'età. Sarà perchè non solo sei dedita al pianto ma sei dedita alle incazzature e le persone negli anni imparano a girarti un tantino più alla larga, sarà perchè effettivamente stai fisicamente peggio, forse perchè il fisico non ti regge più tanto, sarà perchè non sei incinta e da un certo punto in poi è un pensiero che ti può far girare le palle, sarà forse una cosa più profonda, come avere in pancia il coccodrillo di Peter Pan, che ti obbliga al saluto di un altro mese passato, che ti impedisce di sottrarti al tempo.

18 ottobre 2007

FINISCE QUI

Luca Medici (in arte Checco Zalone, quello di "siamo una squadra fortissimi") ha fatto qualche tempo fa un'anteprima a Zelig della suo nuovo CD. La canzone in questione è

FINISCE QUI

Ecco, quando si dice il GENIO

CHECCO: Aspetti ancora un pò
lasci quella valigia
e spieghimi perchè vai via da me
VANESSA: Se io non me ne andrei
perseverererei
soltanto altre bugie avrei da te
CHECCO: Ti dissi che son sposato
VANESSA: Ma non che c'hai 2 figli
CHECCO: E va bùn
E mi sarò scordato
ti attacchi a sti cavigli

Rit:
VANESSA:Finisce qui
CHECCO:Non andare ti prego
VANESSA:Il nostro film
CHECCO:Lasci che io ti spiego
VANESSA:Io prendo l'auto
CHECCO:Dove vai stupidina
VANESSA:E vado via
CHECCO:Non ci sta la benzina
VANESSA:Finisce qui
CHECCO:Dai adesso ti passa
VANESSA:Questa follia
VANESSA:Io ti lascio sul serio
CHECCO:Io ti lascio sul muro se te ne vai...

CHECCO:Mai più ti mentirò
VANESSA:Son fantonie le tue
CHECCO:Giuro sui miei 3 figli
VANESSA:Ma non erano 2?
CHECCO:Di Pasqualino l'ho saputo mo mo!
VANESSA:E' meglio una cambiale
CHECCO:Ma perchè dici questo
VANESSA:Che stare insieme a te
CHECCO:Provi a stare in protesto, poi mi dici
VANESSA:E lanciami un segnale adesso del tuo amor per me
CHECCO:E va bunio voglio darti un figlio
VANESSA:SI si
lo chiameremo Gianni
CHECCO:L'ho già chiamato Attilio
ci ha solo 4 anni

Rit:
VANESSA:Finisce qui
CHECCO:Ma dai che stavo a scherzare!
VANESSA:Questa agonia
CHECCO:Per sdrammaticizzate
VANESSA:Chiamimi un taxi
CHECCO:Mo vuoi troppo non credi
VANESSA:Voglio andarmene via
CHECCO:E vattene all'appiedi
VANESSA:Finisce qui
CHECCO:Già 6 volte l'hai detto
VANESSA:Io vado via
CHECCO:Si è capito il concetto
VANESSA:Lontan da te
CHECCO:Ma sei proprio assillante
VANESSA:Avrò una vita mia
CHECCO:Ma sei proprio scocciante
VANESSA:Io ti lascerò
CHECCO:E' arrivato Cocciante
VANESSA:Ti dimenticherò
CHECCO:Sepolto nel mio passato
VANESSA:Tu sepolta in un prato se te ne vai......

14 ottobre 2007

L'UOMO LA VUOLE

Leggo alcuni commenti.
Deduco : non è che non c'è più LUI, il problema è che non c'è più LEI.
Dunque.
Un'orribile falange di uomini è alla ricerca di LEI.
La vuole la vuole e forse non l'avrà.
La pretende, dice di averne bisogno e si sente in credito con le donne che incontra e che non sono LEI.
LEI provoca la nostalgia di un passato mitologico , perchè prima LEI c'era, e regnava incontrastata in un meraviglioso Olimpo, dispensando amore e identità agli uomini che aveva accanto. Prima di dover di far la valigia e andare via, e poi non voler tornare più, perchè una volta che sei uscita di casa ti accorgi che le mura sono strette strette.
LEI : la DONNA - DONNA, la donna mamma, la donna che si lascia mangiare un po' per sfamarti di qualcosa che ti sappiamo dare solo noi, perchè l'uomo -uomo è di noi che ha fame.
Uomini, amici miei, provo a liberarvi da questo bisogno di averla accanto, anche se voi lunghi monologhi non ne fate.
LEI non solo non c'è, ma NON C'E' MAI STATA.
E' un equivoco anche questo.
Non sono nella natura della donna l'ingenuità, la dedizione a te, la delicatezza, la sottomissione, la dolcezza.
Come dire, non è che non abbiamo i peli, piuttosto ci insegnano presto a tolglierli.
Se all'uomo viene insegnato a mettere tutto se stesso al raggiungimento di obiettivi che stanno tutti fuori da lui , e questa è già una bella pressione, alla donna adesso si chiede la stessa cosa, ma in più si vorrebbe che rimanesse fedele al suo modello ideale. Questo modello è, oltre le cose che dicevo prima, la rinuncia a se stessa.
Capirete che le due cose cozzano.
Capirete che la pressione che subiamo è enorme.
Capirete che è un assurdo storico pensare che era meglio non ci fosse stato il femminismo.
Capirete che una persona non può vivere ignorando tutto quello che c'è fuori dalle solite 4 mura, dipendente da un'altra, capirete che una vita così fa veramente cagare, e capirete che non si può pensare di uscire fuori e mantenere lo stesso livello di ingenuità.
Capirete che quello che nel mito appare come dolcezza e dedizione era il teatrino di cui parlavo nell'altro post.
Capirete che dolcezza e amore non hanno sesso e non è dunque il sesso che rende più o meno capaci di provarli e trasmetterli.
Capirete che siamo sulla stessa barca, uomini e donne, tutti stanchi di quello che ci si aspetta da noi, così ciechi nell'accorgerci di ciò che vogliamo per davvero.
Capirete che desiderare un uomo forte o una donna debole è la stessa illusione.
La stessa ottusità nel cercare altro oltre la persona.
Capirete in fine, piano piano, che la natura della donna non assomiglia affatto a fermagli nei capelli e buoni sentimenti.
Siamo selvagge e ancora più belle di così.

11 ottobre 2007

LA DONNA LO VUOLE

Un'orribile falange di donne è alla ricerca di LUI.
Lo vuole lo vuole e forse non l'avrà.
Lo pretende, dice di averne bisogno e si sente in credito con gli uomini che incontra e che non sono LUI.
LUI provoca la nostalgia di un passato mitologico , perchè prima LUI c'era, e regnava incontrastato in un meraviglioso Olimpo, dispensando gioia e identità alle donne che aveva accanto. Prima di essere scacciato dalle stesse donne e dal progresso.
LUI: L'UOMO FORTE, il maschio, l'uomo che non ce ne sono più, quello che lo sa bene lui come si fa, quello lì insomma.
Donne, amiche mie, provo a liberarvi da questa ricerca asfissiante per voi e per chi deve ascoltare i lunghi monologhi sull'uomo che non c'è.
LUI non solo non c'è, ma NON C'E' MAI STATO.
E' un equivoco.
Avete l'immagine di un uomo che torna a casa e la moglie si comporta come una geisha, soggiogata dalla sua grande forza decisionale, dalla sua incontrovertibile virilità?
Errore.
Credo che funzionasse più o meno così : 80 anni fa il lavoro non era esattamente la passeggiata di salute che è adesso, e l'uomo da solo lavorava, si consumava al lavoro per permettere il sostentamento della famiglia. Non tornava stanco dal lavoro, tornava ogni sera con qualche giorno di vita in meno. E allora nessuno gli diceva niente, e c'era poco da criticare perchè lui stava piegando la sua vita a te e ai figli e del resto dipendevi completamente da lui. Non era una sua scelta, era così e basta, era l'unico modo di vivere.
Poi le cose sono cambiate ma la relazione ormai aveva quell'impronta lì, e i figli e le figlie che avevano visto trattare il padre come un re l' hanno imparato a loro volta, anche se non c'era più motivo, e le donne si sono dovute inventare teatrini per far credere a lui di meritare tanta dedizione, e per non odiare se stesse per il fatto di farlo.
Dopo decenni di teatro, di darsi ad intendere di essere una cosa o un altra, di rassicurarli sulla loro forza , la loro virilità, perchè sono uomini, quelli che non ci credono più, buffa cosa, sono proprio loro. E io li adoro per questo.
Quindi amiche mie, smettete di cercarlo, perchè se c'è qualcosa che rende difficile per l'uomo trovare una sua "nuova identità" siete proprio voi, noi, che tutto sommato lo vorremmo quest'uomo più forte di noi, così dolcemente deresponsabilizzante.
Ma guarda, sembra proprio che questo problema di non farcela a sostenere tutto, a rispondere a tutto, lo condividiamo, e sarà meglio trovare una soluzione insieme, senza troppo chiederla all'altro.


28 settembre 2007


15 settembre 2007

ONTOLOGIA DEL POMPINO

Qualunque donna può confermarlo.
Gli uomini sono più egoisti di noi.

Finisce (quasi, certo, quasi) sempre che usciamo con i loro amici, facciamo le cose con i loro lentissimi tempi, la casa la puliamo noi, accettiamo, solo al principio sbigottite, tutte le dimostrazioni di quell'insieme di processi metabolici che va sotto il nome di digestione.
Ma soprattutto siamo infinitamente più dedite al sesso orale di quanto non siano loro.
Non hai veramente conosciuto un uomo finchè non sai come gradisce essere baciato, leccato e succhiato.
Una mia cara amica, bella intelligente e simpatica, che si rifiuta di mettere in atto questa pratica, ha serie difficoltà a tenersi un uomo per più di un mese. Ultimamente ha ripiegato su un giovane cattolico praticante che sembra accettare questo rifiuto come una virtù.

Non c'è dubbio, ricevere un pompino per un uomo è bellissimo, ma SURPRISE! non è più bello che per una donna essere baciate lì.
Addirittura molte donne non raggiungono l'orgasmo se non con il rapporto orale, eppure non lo chiedono continuamente. Non è così assolutamente scontato riceverlo o pretenderlo.

Siccome penso che in realtà per le cose elencate prima (amici, tempi lenti, educazione ecc) non sia tanto questione di egoismo, quanto una scala di priorità diverse rispetto alla donna, assai egoista anche lei ma per altre cose che stanno in cima alla sua lista, mi trovo a pensare che anche per quanto riguarda i pompini c'è dell'altro.

E questo altro riguarda l'accudimento.

Perchè tutto sommato mi sento di dire che la battaglia su chi dovrebbe accudire chi è aperta.
E la battaglia non è solo fra i due sessi, ma è anche all'interno di sè.
Il lato irrazionale e le pulsioni da bambino di un uomo sono per davvero così malviste, dalle donne e dagli altri uomini. E ancora oggi più della donna, l'uomo dovrebbe sempre badare per lo meno a se stesso, senza fallo.
E quel momento di accudimento completo, perfetto, che ha un inizio e una fine è prezioso.
Manca di altrui aspettative ed è una coccola che non vuol dire altro che "mi prendo cura di te, e di tutto ciò che è virile in te, tesoro mio, non c'è niente a cui tu debba pensare".


11 settembre 2007

LE DONNE VENGONO DA VENERE (???)

Passiamo ai mensili e settimanali per donne.
Con il solito metodo scientifico già precedentemente usato (classifica in base al numero di pagine per argomento trattato) vediamo cosa interessa la donna media.

  • Aspetto Fisico : nell'ordine -dimagrire , -rassodarsi, -perdere la cellulite, -eliminare le rughe, -dimenticare le smagliature. Tutto quel che serve a diventare splendida splendente. Se sei bella (cioè uguale uguale a tutte le ragazze in televisione uguali a loro volta a loro stesse) ti pompano quell'io stronzo che già ti ritrovi, se sei brutta (ossia non hai gotine morbide, labbra carnose, broncetto naturale, capelli setosi possibilmente con la frangia che ti batte sugli occhi che hanno il superpotere di mantenere sempre lo stesso sguardo perfetto, fisico magro magro ma tonico eccetra eccetra eccetra) ti compatiscono e ti invitano a cambiare. Per te stessa, chiaro.

Questo punto , se unito al seguente rappresenta la quasi totalità degli argomenti trattati.

  • Moda: abiti, borse, scarpe, trucchi, tagli di capelli, e ci metterei anche diete, nella moda. Secoli che leggiamo queste riviste e non s'è ancora capito se per il viso tondo ci vuole il taglio corto e sfilato, o lungo e riccioloso. Se per l'occhio piccolo stendere l'eye-liner è l'orribile peccato di una folle o se serve. Quali colori andranno per l'inverno? Grandi brividi e poi ci vestiamo sempre di nero. Le borse devono essere piccole, ma come facciamo a infilarci dentro tutte le altre cose che dobbiamo-vogliamo comprare?
  • Caro Psic... : La Posta (del cuore, all'esperto di stile, all'avvocato del diritto di famiglia, all'opinionista, al medico omeopata, alla dermatologa e a tutto quello che vi viene in mente) prende un bello spazio. Perchè noi siamo più comunicative. Le poche lettere che gli uomini mandano ai giornali sono tipo "quanto mi posso spingere la prima sera?" "come devo vestirmi al primo appuntamento?". Noi scriviamo molto di più, le nostre lettere sono sempre, con tante scuse, tagliate. E' incredibile quante lettere abbiano come argomento la vita e le scelte delle amiche. Interessante no?
  • Consigli : potrei scrivere un libro su questo. I consigli dati dalle riviste persoledonne. Sottotilo : smetti di leggere, risparmia tempo e passa direttamente al suicidio. Sarò pedante, ma voglio analizzare un articolo stupendo, sì, stupendo : 8 SCUSE DI LUI PER NON FARE SESSO.

Ho scelto questo articolo non solo per il potenziale comico, ma per quanto mi pare di averlo già letto mille volte. E questo lo rende significativo, nel suo piccolo .

  1. Se dice sempre di essere stanco è probabile che sia annoiato, inventa cose piccanti per sedurlo di nuovo. La giornalista pensa davvero che il problema di un uomo sia il fatto che il sesso è monotono? Trovo molto più probabile che sia stanco per davvero. Il motivo della stanchezza poi, magari non è dato saperlo.
  2. Se dice di essere stressato dal lavoro, dai genitori, dalle tasse , dalla sconfitta della squadra del cuore , invitalo , come se si trattasse di un gioco, a dire tutto ciò che lo disturba di te (E qui manco di fantasia. Ma che gioco è? ma dov'è il divertimento a parlare delle tasse o dei genitori assillanti, ma a che punto della discussione gli si dovrebbe rizzare? e dopo che si è dilungato nel confessarmi che odia il modo in cui sorseggio il tè la mattina, ho voglia di scopare anch'io?) se non ci riesce (ossia, se in dote, per una botta di culo pazzesca, t'è capitato un uomo che non inciampa nei classici trabocchetti femminili, quelli che disseminiamo malgrado noi stesse, e che vanno sempre a finir male ) qualcosa gliela puoi suggerire tu (va bhè , facciamoci del male) questo scaricherà la tensione e vi avvicinerà . Ma cos'è? uno scellerato progetto di distruzione della coppia?
  3. Se dice che c'è il rischio di svegliare i bambini significa che questa scusa l'hai utilizzata troppo spesso tu, vuol dire che ti sta accusando di non essere più una vera compagna, ma come mamma hai perso le attrattive erotiche. E' fondamentale che tu ridefinisca gli spazi, per separare i due ruoli, e nell'immediato scoppia a ridere e digli che apprezzi che in famiglia almeno uno sia saggio , perchè tu sei troppo eccitata da Lui per pensare a certe cose. Insomma, amica mia, la colpa è tua. Hai usato questa scusetta e ora ne paghi le conseguenze, sei diventata mamma e non sei rimasta identica identica a prima, cosa che, come sai bene, non è per niente di moda.
  4. Se Lui dice di avere una giornata pesante, è probabile che abbia messo la carriera davanti a tutto, e se riesci a metterti un po' da parte , capendo che per lui è un periodo duro dal punto di vista professionale, il desiderio ritornerà perchè ti vedrà come una compagna vera. Che dire, che un pompino da che mondo è mondo predispone meglio verso la giornata di lavoro? Che mettersi da parte forse è quell'atteggiamento che una donna conosce già abbastanza bene e magari consigliarlo addiruttura mi sembra una presa per i fondelli? Che mi sfugge il collegamento fra mettersi da parte-vera compagna-desiderio sessuale? Mah, meglio non dire nessuna di queste cose...
  5. Se dice che state tanto bene così, non roviniamo questo momento, vuol dire che dall'amore erotico si è passati all'amore fraterno, e allora cerca di recuperare l'erotismo invitandolo a raccontare sue fantasie sessuali.
  6. Se dice che ora non c'è tempo, devi immediatamente farti un esame di coscienza : non sarai tu responsabile del fatto che lui privilegia il dovere al piacere? devi cambiare ritmi, diventare disordinata, lui ne rimarrà sbalordito e tornerà a vederti come un imprevedibile oggetto del desiderio . A Natural Style ho capito che non disturba mandare messaggi contraddittori, perchè in questo caso non devi essere una vera compagna ma devi regredire allo stato di ragazzina pazzerella, e non importa se non lo sei mai stata, abbiamo abbastanza stereotipi con i quali vestirci. Fidati, se lui si sente pressato dalla vita, avere accanto una donna adulta che si finge rincretinita gli darà lo slancio vitale di cui ha bisogno!
  7. Se lui accampa scuse tipo "devo assolutamente finire di... leggere il giornale, guardare il film, rimettere a posto ecc, l'interpretazione da dare è univoca : lui ha difficoltà a sentirsi a suo agio nel sesso, forse ansia da prestazione, e tu allora non arrabbiarti nè irritarti, ma digli che a volta le donne si sentono un po' imbranate sessualmente , lui si sentirà meno anomalo, e vedendo che lo capisci di concederà un riavvicinamento. Ma continuiamo a fare i teatrini per farli sentire sempre superiori, inventiamoci queste scenette per proteggerli da chissà cosa. E poi come dovrebbe funzionare? "Scusa cara vorrei finire di montare la libreria" "Oh, caro, nonostante i nostri 4 figli mi scopro or ora imbranata sessualmente, help me"
  8. Se lui dice che non si sente in forma, o è proprio così, allora invitalo ad andare in palestra, o molto probabilmente sta solo cercando di dirti che tu non sei più tanto attraente, allora non esitare a migliorare il tuo aspetto, modifica il taglio dei capelli, butta la vestaglia e sorridi di più. E' favoloso che lui metta in atto una proiezione per dirci che dobbiamo migliorarci esteticamente. Favoloso che quei giochetti della mente femminile, le seghe mentali inutili, siano ancora una volta pompate dai buoni consigli del mensile. Favoloso soprattutto che ci sia una soluzione niente male. SORRIDI DI PIU'. brrr...
  • Varie ed Eventuali : non pensate che noi donne non ci interessiamo ad altro. Ad esempio, fioccano gli articoli sui nostri amici a 4 zampe. Pranzetti bio per il cane felice, menù al vapore per il gatto contento. Natural Style di settembre ci esorta a far accoppiare felicemente i nostri cuccioli, ricordandoci che ai cani piace giocare prima dell'atto completo e che nel sesso felino lui tiene lei per la collottola. Invidiose?

10 settembre 2007

GLI UOMINI VENGONO DA MARTE (???)

Ispirata dall'uomo davanti a me in edicola decido di comprare alcuni mensili PER LUI.
Poi, par condicio, anche quelli PER LEI.
Ho molto riso.

Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere?
Ora sappiamo cosa significa, grazie a : Men's Health, Fox Uomo, Vanity Fair, Donna Moderna, Natural Style.

Cosa interessa agli uomini (deduco con metodo scientifico in base al numero di pagine che occupano gli argomenti) :

  1. Sesso : come farlo meglio, farlo durare di più, come tirare fuori le perversioni di lei, articoli a profusione con foto di donne veramente sconosciute ai più, ma con un bel seno e interviste tuttuguali dove confessano la loro grande aggressività sessuale, che evidentemente tira molto.
  2. Fisico : Qualsiasi sport viene affrontato con passione, e si sprecando gli articoli su come diventare sempre più grossi. Si nota una maggiore ingenuità rispetto alle donne. Negli articoli si promettono molti centimetri di circonferenza in più in assai poco tempo. Le donne agli esercizi miracolosi oramai guardano con tenerezza.
  3. Donne : ho capito che se leggi Men's Health significa che sei un bravo ragazzo, che la donna già ce l'hai e devi saper tenertela. C'è per l'appunto un lungo articolo su come neutralizzare quelli che ci provano con lei : il collega di lavoro, l' amico del cuore, il personal trainer, il m@schio cyber, l'ex fidanzato ecc. Se leggi Fox Uomo invece sei il collega, l'amico del cuore ecc. e i consigli sono più prosaicamente su come portartela a letto anche se è fidanzata.
  4. Le regole del cambiamento : in 10 punti cosa fare per diventare l'Homo Novus. Cazzate.
  5. Le regole dell'approccio : tipo non fare commenti sulle sue tette per conoscerla, e qui penso che tutti gli uomini dovrebbero leggere questi giornali.
  6. Le regole per far finta di capirla. No no, non sto scherzando.
  7. Playstatione.
  8. Gelosia.
  9. Autodifesa.
  10. Buoni consigli tipo : Le ragazze dell'est portano malattie (SIC!) quindi usate il preservativo.
  11. Rassicurazioni tipo "La tua aggressività dipende dalla tua donna" . Se avete esagerato, magari urlandole addosso perchè lei accarezzava un gatto (maschio),tranquilli,non siete degli squilibrati, è che lei probabilmente sta per avere il ciclo mestruale e manda feromoni che vi fanno sballare l'autocontrollo. Colpa sua.

Noi donne non ce la passiamo meglio, il prossimo post sarà dedicato agli argomenti HOT dei giornali femminili...

...sob!

9 settembre 2007

IO VIAGGIO DA SOLA

Questo posto è meraviglioso.
Ogni casa, ogni anfratto, ogni vicolo
è bello
così bello che sarebbe da fermarsi a osservare
a lungo
ogni cosa,
una per una,

per fortuna sono da sola
e non devo farlo.

4 agosto 2007

A BEN CONTARE IN CLASSE CI SONO PIU' FEMMINE CHE MASCHI

Appena insediato al Governo, Zapatero dichiarò che sono due i problemi principali per la Spagna:
il terrorismo e le problematiche sociali ed economiche relative alle donne.
Anche qui in Italia, lo sappiamo piuttosto bene, le donne non se la passano favolosamente.
Siamo il gruppo sociale più a rischio di povertà, pur ottenendo i migliori risultati a livello universitario e nell’ambito dei concorsi statali (sono gli unici dati effettivi a cui possiamo riferirci) veniamo assunte decisamente in minor numero rispetto agli uomini, a parità di posizione lavorativa guadagniamo il 25% in meno (DICO : IL 25%!!!!!), facciamo carriera molto più lentamente ed è quasi impossibile raggiungere posizioni particolarmente elevate. Le poche che arrivano, spesso sacrificando molte cose al lavoro (un uomo può arrivare a fare il capo del governo e avere 5 figli), sono davvero troppo poche per cambiare le cose. Per imporre anche un modo di lavorare diverso, magari un modo che non preveda una dedizione assoluta e assurda, tanto comoda per coloro che , vuoti, non hanno altro che il lavoro. Trovo ingiusto e sbagliato che la donna debba mascolinizzarsi, fingere che non ci sia altro di importante e di bello nella vita oltre la propria professione.
Siamo discriminate, sottopagate e sfruttate , ma a ben pensarci, siamo un’altra cosa. Siamo tante, anzi, siamo di più, siamo più del 50% della popolazione, e, se non c’avete fatto caso, non abbiamo nessuna rappresentanza in politica. Il tesoretto se lo contendono scuola e pensionati. Nessuno al governo o all’opposizione prende seriamente le parti delle donne, forse perché pensano , magari a ragione, che ancora alle donne sono il marito o il babbo a dire chi votare, e loro, buone buone, come sono sempre state e sempre saranno, faranno quello che viene chiesto loro.
Come siamo brave in questo.

26 luglio 2007

TACCHI A SPILLO

Ricorre oggi l'anniversario

del giorno in cui

un uomo

mi ha insegnato a camminare


sui tacchi a spillo


stendere bene

la gamba

che resta indietro


e lasciare morbidi

i fianchi


così si cammina sui tacchi a spillo.


21 luglio 2007

RIMINI RIMINI

L'altra sera su Rete 4 davano "RIMINI RIMINI", un film dell'87.

Un filmettino a episodi, che si svolge appunto alle spiagge di Rimini, con i soliti attori : Jerry Calà, Serena Grandi, Andrea Roncato, Eleonora Brigliadori ecc ecc...

Mi sono messa a riguardarlo e dopo 20 anni devo dire che fa un effetto strano.

Sarà per quell'erotismo caciarone e piacevolemente leggero, sarà per l'episodio del bambino tredicenne che si insinua nel letto della trentenne Brigliadori proponendole di giocare alla mamma e al bambino, per sedurla e spillarle 250 mila lire il giorno dopo, sarà per il prete interpretato da Andrea Roncato che si fa allegramente la suora su una barchetta, sarà per tutte queste cose che mi sono ancora più convinta del giro di vite avvenuto negli anni '90 .

Gli anni '80, quelli del drive in, avevano un pregio: una leggera anarchia che immediatamente non si percepiva. Cazzate erano e cazzate rimangono. E una si chiede che ci faceva Paolo Bonacelli di "Milarepa" ( film su di un testo sacro indù della Cavani della prima metà degli anni '70) a fare l'industrialotto che si fa sedurre dalla mignotta dal cuore d'oro. Ma è quel che lì vi era e adesso non conosciamo più. Semplicemente perchè non sarebbe più fattibile. Autocensurato.

I film che si facevano allora, belli o brutti che fossero, non si potrebbero più fare adesso.

Il bambino che si scopa la trentenne e chi lo farebbe più ? E il prete con la suora ? All'inizio dei Buddenbrook di Mann mi sembra di ricordare, e forse mi sbaglio, zoppica la memoria della ventottenne, che il vecchio Buddenbrook parlando al figlio e ai nipoti, dice una cosa tipo: Ma quanto siete diventati seri ! Quanto pii e moralisti. Ai miei tempi...., sottointendendo, eravamo più ipocriti ma ci godevamo la vita ! Adesso soldi, lavoro e tutto un prendersi seriamente!

Ecco. Non è nemmeno un discorso tanto originale il mio, sembrerebbe. Comunque questa cosa è strana e mi ha fatto riflettere: quanto siamo divenuti più bigotti e seriosi e, in fondo, più conformisti se Rimini Rimini ci sembra impossibile a rifarsi adesso ?

XXY

Bel film, per davvero.



se ti sembra un'analisi un po' scarna,

considera che è
meglio

sapere poco di un film

prima di vederlo.

GENOVA , luglio 2001

Cosa mi misi a scrivere al ritorno da Genova, il 22 luglio di 6 anni fa.


Eccomi,
e sembra poco.

Tornata da genova, da questi due giorni di guerriglia.
Da questi due giorni che non avrei mai immaginato e che non credevo possibili.
Sono collassata, ma l'adrenalina è ancora alta e ce la faccio ascrivere qualcosa.
Provo a raccontare quello che ho visto, vissuto e fotografato.



Sono partita il 19 sera, deciso sul momento con i miei genitori davvero dubbiosi se permettermi di andare, davvero preoccupati. A mio parere a sproposito.
Così mi trovo a dire "Babbo, mamma, se le cose si mettono male andrò dalla polizia!!"
"NO!!!" Hanno risposto in un coro perfetto.
Buffo perchè i miei hanno risposte opposte su tutto. Eccetto questa volta.


Avevo da Pistoia il treno alle 19:40 e ho iniziato a preparare le cose alle 18:45 , ho volato!
Sono uscita di casa con lo zaino e vestita esattamente com'ero, non troppo adeguata, ma non pensavo che avrei dovuto schivare per due giorni manganellate e gas lacrimogeni!
Il viaggio di andata e di ritorno sono stati speciali. All'andata sono passata per Padova, per incontrare gli amici veneti. In questo racconto tralascio tutto quello che c'è stato di bello da morire, con le persone che ho ritrovato e conosciuto. Però quelle persone le nomino,


Il piccolo collettivo casuale veneto,
il ferroviere bello e gentile che mi ha ascoltata, mai ha guardata, mi ha fatto salire sul treno giusto, e si è chinato a baciarmi sulla bocca come buon augurio,
il fotografo di Parma che mi ha regalato un panino,
il militare che ho trattato male per tutto il viggio, per la divisa e per le gomme che sapevano di cannella pizzicante, ma che poi quando ho perso la fermata per Padova mi ha pagato il taxi (100000 £ per 20 minuti di viaggio!!!!)
Il compleanno
tutte le persone che ho conosciuto a Genova
i tre ragazzi di Arezzo al ritorno fra cui Riccardo col quale sono montata sul treno sbagliato e ci siamo fermati a Riomaggiore, e ci siamo buttati nel mare a urlare e pulirci di tutto lo sporco di questi due giorni
la faccia di mia mamma quando sono scesa ... salva!! dal treno


Siamo arrivati la mattina in 7, iniziamo a camminare, abbiamo 22 anni e un aspetto molto tranquillizzante, ma ci hanno perquisito. Buffo come le tute nere fossero entrate a genova fornite di spranghe e oggetti anche voluminosi atti a distruggere qualunque cosa, no?
Ripartiamo verso Piazza Kennedy, centro di informazione ristoro ecc.., lasciamo gli zaini e cerchiamo qualche corteo. Vediamo piano piano che le strade iniziano ad essere chiuse dalla polizia, chiuse con le camionette, con delle grate di ferro e dagli stessi poliziotti, rigorosamente armati e fornite di scudo, molto mediavale no?
in seguiro i poliziotti saranno in tanti davvero
armati davvero
e si muoveranno avasca, seguendo velocissimi i gruppi di persone
dopo 1 ora dal nostro arrivo siamo chiusi dentro genova, e non possiamo più uscire, così che assomiglia a una trappola.

Iniziamo a sfilare

SIAMO PACIFICI
a un certo punto si introducono fra di noi persone vestite di nero, hanno anche bandiere nere e tamburi. la A di Anarchia dipinta addosso.
Iniziano a distruggere tutto, la mattina dopo passando per le strade di Genova avrò l'impressione che sia passato un tornado.
Si confondono fra i manifestanti, ma tendenzialmente rimangono a gruppi.
La polizia inizia a caricare, non esattamente a caricare, a spingere.
Non alzeranno le mani sulle tute nere (questo servizietto lo faranno solo a noi)
Altra cosa difficile da credere ma reale.
la polizia non carica le tute nere, sa dove sono (lo sa anche perchè giorno e notte sulle nostre teste passano elicotteri rumorosi e le tute nere si riconoscono bene)
sa cosa fanno (hanno distrutto una sede della bnl sotto i miei occhi, hanno postrato addirittura fuori i computers, hanno incendiato auto e cassonetti, distrutto vetrine di banche e saccheggiato supermercati...)


La polizia non ha alzato un dito, li ha spinti per tutta la città
di più, ce li ha spinti contro.

Sono partiti i lacrimogeni, per chi non ha idea di cosa sono, niente di male, prima di ieri neppure io avevo le idee molto chiare, i lacrimogeni ti fanno bruciare la pelle, la gola, gli occhi, sono irritanti al punto di essere dolorosi è l'unica cosa da fare è scappare.


Dall'apparizione delle tute nere è stata guerriglia e noi eravamo impreparati,
avevamo paura delle tute nere
ma soprattutto avevamo paura dei poliziotti che infatti ci hanno massacrato!
La sensazione mai provata di un pericolo reale,


siamo scappati fra lacrimogeni, vetri, idranti, manganelli
senza motivo.

le uniche cariche contro il Black Bloc che ho visto fare sono state quelle della sicurezza di Rifondazione .
Rifondazione che avrà sempre la mia gratitudine perchè ci ha protettofisicamente e mentalmente.
Prima nella piazzetta vicino alla fontana in piazzale kennedy e poi organizzando dopo quell'assurdo venerdì, un'assemblea dove c'erano Gad Lerner e bertinotti per spiegare cosa era successo, per chiarire, per non farci sentire soli!
Poi l'assedio al Carlini, hanno chiuso i ragazzi nello stadio. Chi usciva è stato picchiato.

Poi il ragazzo che è morto.
Un ragazzo di 20 anni ha sparato a un ragazzo di 23
Il gelo (rabbia, paura, incomprensione)


Alla sera siamo riusciti a riunirci
basta, sono a pezzi


chiudo con un'immagine
assemblea
l'elicottero vola in cerchio su di noi, non se ne va
iniziamo in coro a urlare "ASSASSINI" usando gesti delle mani secondo preferenza
il pugno di sinistra
o il gesto comunemente noto come "fottiti"





pare niente, ma urlare assassini dopo quella giornata, finalmente insieme e non a scappare come topi, è liberatorio

una giornata fra i vicoli sempre più chiusi e sempre più pieni di polizia

la motivazione della manifestazione non la ricordiamo neppure

guardia e ladri con la polizia

ma noi non abbiamo fatto niente.

Anche la divisa del bigliettaio sul treno mi ha fatto battere il cuore più forte ieri.

adesso basta,

dormo

dormo

dormo.

18 luglio 2007

ECCE HOMO


Censurata la mostra di Milano "VADE RETRO (ah ah...) arte e omosessualità da von Gloeden a Pierre et Gilles" .
Prima comprate per non vederle più, l'opera che trasforma un vecchietto molto simile a Ratzi in Trans e l'opera che trasforma in Gesù il Trans di Sircana .
Poi, a forza di censurare ... PUF... s'è cancellata la mostra tuttaquanta.

Cancellata per dare retta all'ignorante e gretta Moratti.
Meglio sarebbe stata una bella
CENSURA della CENSURA

non si dovrebbe OBBEDIRE agli idioti.








galleria di immagini : http://www.queerblog.it/post/1930/arte-e-omosessualita-la-galleria-di-immagini

12 luglio 2007

COSA MI HA INSEGNATO MARIA, LA PORNODIVA.

E' stata una donna ad insegnarmi una cosa essenziale circa gli uomini.

L'ho vista 2 sole volte nella mia vita, e mi ha illuminata, per davvero e malgrado lei stessa.

La prima volta a Firenze, casi su casi me l'hanno presentata, e così è venuto fuori che, se di giorno faceva la bidella alla elementari e si chiamava Maria, la notte aveva un interessante nome d'arte e faceva la pornodiva.

La mia evidentamente poca fantasia mi aveva fatto ridere, pensando a una battuta. E invece.

Chi è Maria?
Maria è una ragazza mora e normalissima, di quelle che se passano per la strada puoi voltarti oppure no, dipende dal tuo umore. E' una donna comune di poco più di 30 anni.
E' paziente, visto che ha risposto alle mie domande.


L'hai detto ai tuoi genitori?
Alla mamma sì al babbo no.
Come l'ha presa tua mamma?
Non è contenta ma comunque lo accetta.
A scuola lo sa nessuno?
No, mancherebbe altro.
Fra i due lavori (bidella e pornodiva) quale preferisci?
La pornodiva rende di più , e infatti ora voglio lasciare il lavoro di bidella
.


Capisco che sia allucinante essermi messa a fare queste domande, ma ho pensato

"Quando mi ricapita di poter parlare con una pornodiva???"
Calcolo sbagliato visto che un paio di settimane dopo sono andata a Torino, a trovare C. e naturalmente Maria.


Io e C. siamo andate al locale di spogliarello (almeno in Toscana ne fioccano di nuovi ogni mese, avete notato?) per trovare Maria.
Eravamo le uniche due donne ad essere lì come "clienti", e C. che era amica del barista, gli dava una mano dietro il bar. Io mi sono piazzata abbastanza lontana dal palco, in piedi. Gli avventori erano tutti uomini sopra i 30 anni, alcuni mi pareva fossero venuti da soli, ma la maggioranza era composta da un gruppo riunito per l'addio al celibato di un ragazzo, che fra l'altro in seguito ha ricevuto un pompino non concluso sul palco.

Ma arriviamo al punto.

L'esibizione di ognuna delle ragazze consisteva nell'arrivare sulla passerella che si stendeva fra due ali di uomini seduti comodamente. Le ragazze arrivavano vestite in vari modi : da cow-girl, da domina, da cameriera, da infermiera, da prostituta ecc, ballettando un po' e poi, una volta spogliata del tutto o quasi, faceva il giro di tutti gli uomini, a strusciarsi su ognuno. C'erano quelli che le abbarbicavano e mettevano le mani ovunque, quelli imbarazzati non so se davvero o per finta, che si scansavano anche un po', quelli che si vedeva che iniziavano a prenderci gusto proprio quando finiva il loro turno.
Le spogliarelliste erano 5 o 6.
Fra tutte spiccavano due donne bellissime, una bionda e una mora che facevano anche spettacolini insieme. Sembravano uscite da Vogue, PERFETTE.
Ogni donna vorrebbe essere così.
Eppure.
Non mi sembrava che i presenti ribollissero tanto per queste due. E neppure io ribollivo un granchè, anche quando la venere bionda è venuta da me a prendersi il mio sorriso, non è stato propriamente eccitante.
E anche una terza donna con un grande seno, vestita da prostituta di strada, e davvero volgare, per non usare un'altra parola tanto cara ai maschietti, non era eccitantissima.
Poi però è arrivata Lei, Maria.
Reggiseno e perizoma nero, tacchi a spillo, e un corpo normale, non magrissimo, non formosissimo. Però.
Io , forse perchè non sono mai stata allo stadio, non ho mai visto tanto entusiasmo in un gruppo di uomini.
Cosa faceva di diverso dalle altre non lo saprei dire. Forse ci credeva un po' di più, forse si divertiva davvero, forse semplicemente investiva in quello spettacolino qualcosa di sè.
E questo li faceva impazzire.
Quando la donna dalle grandi tette si era inginocchiata a succhiarlo al futuro marito, c'erano stati gli incitamenti (chissà poi a far cosa) degli amici, ma il calore non era palpabile come quando Maria è salita sul palco.
Prima del suo spettacolo mi aveva detto che voleva fare qualcosa sul finale di speciale per me, visto che venivo da lontano e che ero amica di C.. Una cosa che non aveva mai fatto.
Questa cosa, che a raccontarla forse è ridicola, in quel momento ha ammutolito una sala, e si sono sentiti solo i sospiri.
Le luci si sono abbassate, quasi spente e lei ha acceso una candela.
L'ha passata vicino alla sua bocca, al suo seno, alle cosce.
Solo Silenzio.
E poi ha dato le spalle al pubblico, si è inginocchiata e si è messa carponi. Ha scostato il perizoma e ha infilato la candela nel sedere, l'unica cosa ad essere illuminata in tutta la sala.
Gattonando morbidamente è uscita dal palco.
A quel punto è scrociato in urla e applausi il desiderio di tutti quegli uomini, e al priveè la fila era tutta per lei.

La morale della storia è che più della bellezza, più dell'umiliazione della donna, che pure attraggono, quello che un uomo desidera di più è una donna che se la gode.
Che poi la donna che non teme affatto il piacere, faccia un po' troppa paura al maschietto medio, bhè, quella è un'altra storia.

Comunque, cara Maria, che non ho più visto da allora, e non so come te la passi, grazie per la serata unica, la tua dolcezza, e grazie per il punto interrogativo che alla fin fine, mi hai lasciato in testa.

guarda come son tranquilla io
anche se attraverso il bosco
con l'aiuto del buon Dio
stando sempre attenta al lupo

6 luglio 2007

SPEED DATE

Mi sono decisa e qualche tempo fa ho iscritto mia sorella e me allo speed date.
Sapete cos'è?
Lo sapete se avete visto la puntata di Sex and the City dove Miranda vi partecipa fingendo di essere una Hostess invece di un Avvocato, per essere più attraente. Lo sapete se avete visto il film con Will Smith, "Hitch, lui sì che capisce le donne" dove i due protagonisti bloccano lo scorrere della fila per restare ancora a parlare. Lo sapete se avete visto il film di Verdone, dove lui è un uomo sposato che partecipa ugualmente alla serata. Lo sapete anche solo se leggete qua e là.

La curiosità c'era, e allora Speed Date.
Ho trascinato mia sorella all'esperimento sociologico, e ora vi faccio il resoconto di una serata che parte con una premessa tanto particolare.

Ci troviamo al locale stracolmo di gente, e senza preavviso si abbatte su di me una sorta di imbarazzo inquietante. Menomale che siamo in due, e che possiamo metterci a bere qualcosa.
Notiamo che, arrivate al bancone del locale, molti dei nostri futuri compagni di speed date hanno buoni motivi per essere lì. Non dico che dovevano farci passare avanti per galanteria, ma sgomitarci nello stomaco per mantenere la loro posizione mi è sembrato eccessivo.

Mi si avvicina un ragazzo interessante che mi prende il piattino dell'aperitivo e me lo riempie di pasta. Sorride. Carino. Ciao.
Ora so riconoscere chi partecipa allo speed e chi no.

Saliamo nella salette speed date trasportati qua e là dal vocione di un giovane mandriano dalla camicia marrone, grande fisionomista, che ha il compito di recuperarci se ci allontaniamo.

Ci sediamo su delle poltroncine scomode scomode, e parte il gioco.
300 secondi (ma poi un po' di più) per conoscere e farti conoscere dall'uomo che arriva a sedersi davanti a te, e poi avanti un altro.

Sembra un gioco e invece è la dimostrazione pratica del principio di relatività di Einstein.
Gli stessi 300 secondi possono essere pochi e anche decisamente troppi.

Dolci ricordi di ieri sera:

  • Come mi siedo?
  • Scelgo di appiccicare il numero sulla gonna, sul decolte non era il caso.
  • Il dolce biologo venuto a vivere a firenze da due anni e sconvolto dalla chiusura dei fiorentini, il suo lavoro interessante, e la sua educazione.
  • il tipo rude che parla solo lui per tutto il tempo, della sua ex e del mutuo che deve ancora pagare per lei , e che è stato incazzato per 4 anni, e io penso che gli è rimasta quella faccia lì, e chissà cosa potrebbe volerci per fargli cambiare espressione.
  • I due ragazzi che non mi hanno mai guardato altro che le tette, 300 secondi con lo sguardo fisso, e non voglio sapere a cosa pensavano.
  • Il deejay di musica latino americana che mi fa ridere e mi fa pensare che è molto giovane e molto adulto insieme.
  • Il livornese in controtendenza che non parla e non chiede, e ha il superpotere di freddare ogni inizio conversazione solo con lo sguardo.
  • Il ragazzo con la camicia bianca che ha voluto farmi vedere un pettorale.
  • Il ragazzo che lavora in banca.
  • Lo psicologo con i ricci che si siede nel modo più elegante mai visto.
  • Quello che si era scritto il discorsetto, ed è disarmante.
  • Quello simpatico che gli è scattato il "CAMBIO!" sulle parole "sono disoccupato" e mi è sanguinato il cuore.
  • Il mandriano che urla "CAMBIO!" e io mi aspettavo un suono un tantino più elegante.
  • Il tipo che pensa solo a mia sorella, e per almeno 100 secondi mi parla del suo vestito rosso.
  • I molti laureati che ci tengono proprio a dirlo.
  • Le donne che sono un po' più grandi di età, e hanno anche un'aria seriosa, e io e mia sorella tutte civette ci stiamo come il cavolo a merenda.
  • Un numero sconvolgentemente alto di ragazzi ai quali puzza un po' il fiato.
  • Tutto assomiglia molto a una serata a al pub, quando i ragazzi si alternano al tuo tavolo, perchè casualmente tu e le tue amiche siete le più carine.
  • Il marpione dei marpioni, che non scriveresti sì neppure per avere molto molto in cambio.
  • La mia penna che rotola dietro il divanetto e non scrivo nè sì nè no a nessuno, ed è un po' da stronze.
  • Con mia sorella a ridere delle medesime impressioni.
  • Trovarci a prendere un gelato con due, e quando viene fuori che non sono single e ho fatto tanto per giocare, mi sono pure presa una mezza partaccia, e il ragazzo alla mia sinistra mi dice "Se veniva fuori che ero io ad essere impegnato vi incazzavate e mi davate dello stronzo"
    Quanto ha ragione.

30 giugno 2007

L'OMBELICO E' NUDO

Già da un po' accettiamo senza problemi le immagini di attrici e modelle ritoccate fino all'inverosimile.

Da tempo sono OUT :

  • la naturale cellulite della donna (ma sì... fingiamo che gli estrogeni non esistano)
  • le smagliature (ma sì... facciamo finta che non siamo cresciute, ignoriamo le naturali fratture della pelle che accompagnano la crescita)
  • i pori della pelle (che schifo! la pelle deve essere di plastica perfetta)
  • le normali proporzioni della donna (in ordine : pialla la pancia, tira su il sedere, restringi la vita, smagrisci le cosce, allunga il collo, svuota le guance, sfila la schiena ecc ecc)
  • i colori dei capelli, della pelle, degli occhi (per essere splendida splendente)

CI SEI!

hai la superfemmina, quella che sarà in grado di deprimere adolescenti in tutto il mondo, che guardandosi allo specchio si sentiranno piccine così, compreranno di più e disturberanno di meno.

Noi donne l'abbiamo accettato. Da Vanity Fair a Donna Moderna ce le guardiamo e diciamo "che belle. Ora mi metto a dieta."

Ma gli uomini?

Scandalo degli scandali è saltato fuori che vengono ritoccate anche le fotografie su Playboy.

La verità è venuta a galla nel modo più tenero. Per piallare una pancia hanno tolto l'ombelico e si sono dimenticati di reiserirlo. Dico tenero perchè mi pare una cosa dolce che i lettori non pensassero di guardare foto ritoccate, e tenero perchè gli editors di playboy si sono fatti scoprire proprio con le dita nella marmellata. Così da uomini questa storia.


Ma la cosa interessante è che i lettori si sono incazzati. Vorrebbero, di grazia, donne vere. La sega sulla donna ritoccata non viene bene. Fredda i bollori.

Ma tutto sommato mi trovo a dire, ormai

questa storia è rincuorante!


29 giugno 2007

LA CIVETTA DEL WEB

Avete presente "Libero news"?
Libero, se avete una sua casella di posta, manda queste emails per convincervi ad abbonarvi al giornale online. Come già fanno molte altre civette sul web, il tenore delle notizie per invogliarci, interessarci, affascinarci sono queste :

"Stuprata a 6 anni davanti alla madre"
"Rom violenta un ragazzo 13enne"
"Madre sgozza marito e figlio"
"Troppo bella, le amiche la picchiano"
"Segregata in uno stanzino per un anno"
"Lei lo lascia, lui la investe con l'auto"

La pedofilia , la violenza sessuale fa schifo a tutti. Come no.
Ma se c'è da accattivare un cliente, indovina indovinello quali notizie metti in mostra, guarda un po' cosa vai a scovare per farci venire voglia di pagarti.
Svelante, non è vero?

27 giugno 2007

L'INDIPENDENZA DELLA VAGINA

Ho letto una sera fa questo libriccino, che è l'opera prima di una ragazza di nome Luciana Del Re.
Ha 35 anni e abita a Roma. 60 pagine suddivise in piccoli capitoli dal titolo tipo "Non sceglierò mai da che parte stare", "Regalo di nozze", "La donna più bella di tutte le donne dello Hyatt Hotel", "Sono una che non parla", e così via. Protagoniste e voci narranti solo donne. Diverse fra loro, certo, ma accumunate da una sessualità particolare. I racconti sono più realistici di quanto non possano sembrare.
Da leggere, a mio parere.

I libri di giovani spregiudicate , confuse tipo Melissa P. e socie, abbondano.
Piovono sulle nostre teste a inquietarci e un poco, ma proprio poco, a eccitarci.
Da Anais Nin ne è passata di acqua sotto i ponti.
Negli anni '40 un collezionista offrì a Miller 100 dollari per avere da lui dei racconti erotici, lui passò la consegna ad Anais, e ne venne fuori "Il Delta di Venere".
Le sue storie erotiche sono immaginifiche, ognuna sembra un sogno. Sono così tremendamente femminili e belle. Eccitanti e leggere. Non ho più letto niente di simile.
A parte forse, per quanto diverso, "Le età di Lulù" di Almudena Grandès , che mi è piaciuto proprio per il personaggio di Lulù, per la sua sessualità e sensualità assoluta, ma non soffocante.
La letteratura erotica femminile italiana di questi anni invece veste a pennello questo aggettivo:
soffocante
"Ragazze che dovresti conoscere" (racconti di autrici varie), la stessa "Melissa P.", "L'uomo che mi lava" di Valentina Maran, "Destroy" di Isabella Santacroce, parlano tutti di ragazze che fanno sesso in totale mancanza di ossigeno.
Sesso tutto di testa, tutto cerebrale.
Dal modo in cui descrivono l'eros e anche dalla scelta dello stile e del linguaggio, traspare l'alienazione della donna separata dal suo corpo, la difficoltà di godere delle sensazioni erotiche. Non è il sesso che le porta da un letto all'altro, sembra piuttosto l'eccitazione dell'idea del sesso.
Il sesso come comunicazione, certo. Ma pare la comunicazione del dolore.

L'inquietudine al posto della vitalità.
Il ragionamento al posto del desiderio.
Credo che queste scrittrici possano aiutarci a leggere il nostro stesso modo di fare sesso.
Che svelino fastidiosamente i nostri pensieri, la nostra fame di immagini, il piacere dell'autocontrollo, l'incapacità a unirisi alla persona con la quale facciamo sesso,
la "grande masturbazione" al posto della passione.
Inizio ad essere stanca di quest'alienzione dal nostro corpo, che fa puzzare l'aria di stupro, cercato e accettato con il sorriso e la potenza di chi può sopportare tutto.

Sono stanca di un sesso per niente vizioso,
ma feroce e accomodante insieme.

Insomma, vorrei, per cambiare, un po' di sesso felice,

vorrei saperlo fare.

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