26 ottobre 2007

INCUBO : SINDROME PREMESTRUALE

Cos'è la sindrome premestruale?
Ogni donna potrebbe spiegarla in modo diverso , per me è :
Io, di sabato sera a casa da sola, naturalmente perchè NON SONO VOLUTA USCIRE, che guardo senza motivo apparente "C'è posta per te" e piango. Non parlo di occhi inumiditi da una nauseante commozione, parlo di singhiozzi disperati, bocca storta e gemiti tutto sommato piuttosto forti.
Normalmente non ho le lacrime in tasca, ma in quei giorni la pubblicità dell'enel basta a sciogliermi, una canzone qualunque, il gatto che miagola, tutto sembra essere sufficiente a farmi piangere.
Certo non puoi darlo a vedere, e fai i salti mortali per nascondere un'imbarazzante vulnerabilità. Così che ti viene pure da ridere, perchè alla fine fine sei sempre te, e ti vedi dal di fuori. Così ti viene da piangere e da ridere insieme e riesci lo stesso a fare la faccia seria. Che arte.
La sindrome premestruale, che poi in realtà dura oltre il "pre", peggiora con l'avanzare dell'età. Sarà perchè non solo sei dedita al pianto ma sei dedita alle incazzature e le persone negli anni imparano a girarti un tantino più alla larga, sarà perchè effettivamente stai fisicamente peggio, forse perchè il fisico non ti regge più tanto, sarà perchè non sei incinta e da un certo punto in poi è un pensiero che ti può far girare le palle, sarà forse una cosa più profonda, come avere in pancia il coccodrillo di Peter Pan, che ti obbliga al saluto di un altro mese passato, che ti impedisce di sottrarti al tempo.

18 ottobre 2007

FINISCE QUI

Luca Medici (in arte Checco Zalone, quello di "siamo una squadra fortissimi") ha fatto qualche tempo fa un'anteprima a Zelig della suo nuovo CD. La canzone in questione è

FINISCE QUI

Ecco, quando si dice il GENIO

CHECCO: Aspetti ancora un pò
lasci quella valigia
e spieghimi perchè vai via da me
VANESSA: Se io non me ne andrei
perseverererei
soltanto altre bugie avrei da te
CHECCO: Ti dissi che son sposato
VANESSA: Ma non che c'hai 2 figli
CHECCO: E va bùn
E mi sarò scordato
ti attacchi a sti cavigli

Rit:
VANESSA:Finisce qui
CHECCO:Non andare ti prego
VANESSA:Il nostro film
CHECCO:Lasci che io ti spiego
VANESSA:Io prendo l'auto
CHECCO:Dove vai stupidina
VANESSA:E vado via
CHECCO:Non ci sta la benzina
VANESSA:Finisce qui
CHECCO:Dai adesso ti passa
VANESSA:Questa follia
VANESSA:Io ti lascio sul serio
CHECCO:Io ti lascio sul muro se te ne vai...

CHECCO:Mai più ti mentirò
VANESSA:Son fantonie le tue
CHECCO:Giuro sui miei 3 figli
VANESSA:Ma non erano 2?
CHECCO:Di Pasqualino l'ho saputo mo mo!
VANESSA:E' meglio una cambiale
CHECCO:Ma perchè dici questo
VANESSA:Che stare insieme a te
CHECCO:Provi a stare in protesto, poi mi dici
VANESSA:E lanciami un segnale adesso del tuo amor per me
CHECCO:E va bunio voglio darti un figlio
VANESSA:SI si
lo chiameremo Gianni
CHECCO:L'ho già chiamato Attilio
ci ha solo 4 anni

Rit:
VANESSA:Finisce qui
CHECCO:Ma dai che stavo a scherzare!
VANESSA:Questa agonia
CHECCO:Per sdrammaticizzate
VANESSA:Chiamimi un taxi
CHECCO:Mo vuoi troppo non credi
VANESSA:Voglio andarmene via
CHECCO:E vattene all'appiedi
VANESSA:Finisce qui
CHECCO:Già 6 volte l'hai detto
VANESSA:Io vado via
CHECCO:Si è capito il concetto
VANESSA:Lontan da te
CHECCO:Ma sei proprio assillante
VANESSA:Avrò una vita mia
CHECCO:Ma sei proprio scocciante
VANESSA:Io ti lascerò
CHECCO:E' arrivato Cocciante
VANESSA:Ti dimenticherò
CHECCO:Sepolto nel mio passato
VANESSA:Tu sepolta in un prato se te ne vai......

14 ottobre 2007

L'UOMO LA VUOLE

Leggo alcuni commenti.
Deduco : non è che non c'è più LUI, il problema è che non c'è più LEI.
Dunque.
Un'orribile falange di uomini è alla ricerca di LEI.
La vuole la vuole e forse non l'avrà.
La pretende, dice di averne bisogno e si sente in credito con le donne che incontra e che non sono LEI.
LEI provoca la nostalgia di un passato mitologico , perchè prima LEI c'era, e regnava incontrastata in un meraviglioso Olimpo, dispensando amore e identità agli uomini che aveva accanto. Prima di dover di far la valigia e andare via, e poi non voler tornare più, perchè una volta che sei uscita di casa ti accorgi che le mura sono strette strette.
LEI : la DONNA - DONNA, la donna mamma, la donna che si lascia mangiare un po' per sfamarti di qualcosa che ti sappiamo dare solo noi, perchè l'uomo -uomo è di noi che ha fame.
Uomini, amici miei, provo a liberarvi da questo bisogno di averla accanto, anche se voi lunghi monologhi non ne fate.
LEI non solo non c'è, ma NON C'E' MAI STATA.
E' un equivoco anche questo.
Non sono nella natura della donna l'ingenuità, la dedizione a te, la delicatezza, la sottomissione, la dolcezza.
Come dire, non è che non abbiamo i peli, piuttosto ci insegnano presto a tolglierli.
Se all'uomo viene insegnato a mettere tutto se stesso al raggiungimento di obiettivi che stanno tutti fuori da lui , e questa è già una bella pressione, alla donna adesso si chiede la stessa cosa, ma in più si vorrebbe che rimanesse fedele al suo modello ideale. Questo modello è, oltre le cose che dicevo prima, la rinuncia a se stessa.
Capirete che le due cose cozzano.
Capirete che la pressione che subiamo è enorme.
Capirete che è un assurdo storico pensare che era meglio non ci fosse stato il femminismo.
Capirete che una persona non può vivere ignorando tutto quello che c'è fuori dalle solite 4 mura, dipendente da un'altra, capirete che una vita così fa veramente cagare, e capirete che non si può pensare di uscire fuori e mantenere lo stesso livello di ingenuità.
Capirete che quello che nel mito appare come dolcezza e dedizione era il teatrino di cui parlavo nell'altro post.
Capirete che dolcezza e amore non hanno sesso e non è dunque il sesso che rende più o meno capaci di provarli e trasmetterli.
Capirete che siamo sulla stessa barca, uomini e donne, tutti stanchi di quello che ci si aspetta da noi, così ciechi nell'accorgerci di ciò che vogliamo per davvero.
Capirete che desiderare un uomo forte o una donna debole è la stessa illusione.
La stessa ottusità nel cercare altro oltre la persona.
Capirete in fine, piano piano, che la natura della donna non assomiglia affatto a fermagli nei capelli e buoni sentimenti.
Siamo selvagge e ancora più belle di così.

11 ottobre 2007

LA DONNA LO VUOLE

Un'orribile falange di donne è alla ricerca di LUI.
Lo vuole lo vuole e forse non l'avrà.
Lo pretende, dice di averne bisogno e si sente in credito con gli uomini che incontra e che non sono LUI.
LUI provoca la nostalgia di un passato mitologico , perchè prima LUI c'era, e regnava incontrastato in un meraviglioso Olimpo, dispensando gioia e identità alle donne che aveva accanto. Prima di essere scacciato dalle stesse donne e dal progresso.
LUI: L'UOMO FORTE, il maschio, l'uomo che non ce ne sono più, quello che lo sa bene lui come si fa, quello lì insomma.
Donne, amiche mie, provo a liberarvi da questa ricerca asfissiante per voi e per chi deve ascoltare i lunghi monologhi sull'uomo che non c'è.
LUI non solo non c'è, ma NON C'E' MAI STATO.
E' un equivoco.
Avete l'immagine di un uomo che torna a casa e la moglie si comporta come una geisha, soggiogata dalla sua grande forza decisionale, dalla sua incontrovertibile virilità?
Errore.
Credo che funzionasse più o meno così : 80 anni fa il lavoro non era esattamente la passeggiata di salute che è adesso, e l'uomo da solo lavorava, si consumava al lavoro per permettere il sostentamento della famiglia. Non tornava stanco dal lavoro, tornava ogni sera con qualche giorno di vita in meno. E allora nessuno gli diceva niente, e c'era poco da criticare perchè lui stava piegando la sua vita a te e ai figli e del resto dipendevi completamente da lui. Non era una sua scelta, era così e basta, era l'unico modo di vivere.
Poi le cose sono cambiate ma la relazione ormai aveva quell'impronta lì, e i figli e le figlie che avevano visto trattare il padre come un re l' hanno imparato a loro volta, anche se non c'era più motivo, e le donne si sono dovute inventare teatrini per far credere a lui di meritare tanta dedizione, e per non odiare se stesse per il fatto di farlo.
Dopo decenni di teatro, di darsi ad intendere di essere una cosa o un altra, di rassicurarli sulla loro forza , la loro virilità, perchè sono uomini, quelli che non ci credono più, buffa cosa, sono proprio loro. E io li adoro per questo.
Quindi amiche mie, smettete di cercarlo, perchè se c'è qualcosa che rende difficile per l'uomo trovare una sua "nuova identità" siete proprio voi, noi, che tutto sommato lo vorremmo quest'uomo più forte di noi, così dolcemente deresponsabilizzante.
Ma guarda, sembra proprio che questo problema di non farcela a sostenere tutto, a rispondere a tutto, lo condividiamo, e sarà meglio trovare una soluzione insieme, senza troppo chiederla all'altro.


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