25 maggio 2008

davvero non sapevo che Edwige era così...
hu la la


17 maggio 2008

CORSO DI SOPRAVVIVENZA PER LAMPADE SOLARI

Tra quelle mille commissioni che una volta non c'erano da fare e ora invece sì , ieri passo davanti un centro estetico, lo noto perchè è raggiungibile attraverso un corridoio lungo e strettissimo, che apre sulla porticina a vetri con i classici adesivi color pastello da parrucchiera.
Forse attratta da ricordi prenatali percorro il canale, apro la porta e chiedo di fare una lampada viso-corpo.
Non ne ho mai fatta una, e quest'anno ero curiosa, per quanto sia di quelle persone convinte che avere raggi ultravioletti (o quel che è) sparati addosso per 12 minuti potrebbe nuocere.
L'ambiente è cordiale e casalingo, così scopro in breve che il principale è un ragazzo di una quarantina di anni (dico ragazzo perchè non mi sembra il classico maschio alfa) che ha ereditato il negozio dalla mamma e che ci tiene a precisare "anche se faccio il parrucchiere non sono gay e non mi depilo". Buono a sapersi.
Purtroppo mi rendo conto di avere addosso la biancheria della nonna, mutandoni girovita e reggiseno catafalco per tette in pre-ciclo. Non adatto.
Decido di fare una lampada integrale.
Metto la cuffia di tulle bianco , mi spalmo di creme di protezione diversa a seconda della parte del corpo ed entro in questa specie di cabina tappezzata sulla parete interna di tubi bianchi .
Il tipo non-gay mi dice che non importa mettere gli occhialini ma basta tenere gli occhi chiusi.
Sono abbastanza certa di aver letto che invece gli occhialini sono necessari perchè le palpebre non bloccano completamente i raggi, così scelgo quelli neri (funzioneranno di più) e li porto in cabina con me.
Mi spiega che per attivare devo premere il bottone verde, così entro appoggio un dito sul bottone verde in alto, metto gli occhialini sul naso, chiudo gli occhi e finalmente premo.
Si accende una luce fortissima, tipo viaggio nell'iperspazio così che continua il mio ricordo prenatale, e parte la ventilazione.
La luce fa molto calore e l'aria sparata da ovunque è fresca, cosa piacevole, ma decisamente troppo forte.
Inoltre il tutto è molto rumoroso, e io sono lì nuda come un baco che soffoco nel profumo delle molte creme e continuo a rigirare su me stessa, così senza motivo (forse sono agitata).
Una ventata di troppo e gli occhialini mi saltano via dal naso, allora mi accuccio nel tentativo di riprenderli, non voglio toccare i tubi perchè temo che scottino, non posso aprire gli occhi e non riesco più a trovarli.
Mi rialzo ormai arresa a dover tenere le dita sugli occhi tutti i restanti minuti (un'infinità di minuti).
Mentre sono in piedi con le braccia il più possibile discostate dal corpo per avere un'abbronzatura integrale ma appoggiando sopra ogni palpebra due dita, sento qualcosa che mi tocca il sedere, e poi un braccio.
Impiego qualche secondo per capire.
A causa di questo mio muovermi il tappetino di carta che stava sotto i miei piedi è scivolato via e ora vola impetuoso per la cabina.
Non voglio mollare gli occhi e lo lascio volare cercando di fermarlo inutilmente con le gambe (ho i movimenti limitati sempre per timore di toccare i tubi) .
Sembra non finire mai , il rumore e la luce sono sempre più forti, e inizio a temere di scottarmi il seno, che dai 12 anni in poi non ha mai più visto il sole, allora appoggio gli avambracci sui seni e rimango il tempo restante semi accucciata su me stessa , con la faccia fra le mani (anche per ripararmi dal caldo) e un foglio di carta che vola ovunque mentre penso "speriamo che non prenda fuoco".
A un tratto tutto si ferma.
Non più ventilazione e rimane solo una luce più bassa che io credo essere la luce della stanza che filtra dalle intercapedini della cabina.
Spalanco gli occhi invece su una luce viola molto intensa , sicuramente la più dannosa per loro.
Un po' stordita da tutto ci metto qualche secondo a richiudere gli occhi, giusto il tempo sufficiente ad assicurarmi un distacco di retina prima dei 50 anni.

Esco dalla cabina frastornata umiliata e unta, incredula che tutto sia finalmente terminato.
Si completa così il mio viaggio prenatale.

Considerata l'esperienza nella sua totalità credo di poter affermare che, probabilmente, non ero ancora pronta.




13 maggio 2008

VECCHI, DINAMICI E FASTIDIOSI




Gli anziani, i nostri cari ultrasettantenni,
gruppo altamente selezionato da povertà e da almeno una guerra mondiale, sembrano sempre più numerosi.
Alcuni sembra siano nati a 83 anni, non esistevano prima , e poi ZAC! eccoli a passeggiare davanti a te. (sempre davanti)
Sempre presenti per farsi cedere il posto alla fila della coop, alle sette di sera, ora in cui dovrebbero dormire profondamente a mio avviso, sempre pronti con quell'aria traballante a prenderti il posto a sedere sull'autobus (ho notato che ormai ci alziamo quasi solo noi donne per far sedere i cari decrepiti, grrrr) sempre disponibili a farsi portare la borsa della spesa e a pretendere l'aumento della pensione, per quanto anche in una società consumistica come la nostra dopo 80 anni che compri cose, secondo me ti dovrebbe essere passato lo sghiribizzo.
Se per caso invece sono stati più fortunati, i nostri dinosauri rivestono cariche importanti, cariche politiche , economiche e tutto quel che c'è.
Perchè, lo si sa, in Italia vige la Gerontocrazia, così a 30 anni sei troppo giovane per ogni cosa, e il capo del governo ha 72 anni e forse forse è pure troppo giovane per i nostri standard.
Questi vecchi così gelosi di quello che hanno conquistato molto si allontanano dall'immagine del vecchio saggio pronto a insegnare e a lasciare qualcosa di sè e della sua vita.
Ecco un nuovo tipo di sfruttamento : quello del giovane (e per giovane intendo anche l'imberbe 40enne...) per mano del vecchiaccio maledetto.
Credo che gli anziani meritino rispetto, come ogni altra persona, e di essere maneggiati con maggior delicatezza, perchè hanno ossa che dolgono.
Credo però che dovrebbero essere più generosi, e rendersi conto che se non riesci più ad odorare come una persona viva forse dovresti accettare un ruolo diverso e far spazio a noi.

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